22/09/2010. GRANDE SUCCESSO PER L’INIZIATIVA “BARLETTA SOTTERRANEA” A CURA DELL'ARCHEOCLUB D'ITALIA.
Grande successo di pubblico ha riscosso l’iniziativa “Barletta Sotterranea”, organizzata dall’associazione Archeoclub d’Italia - sede di Barletta, nell’ambito di “Città Aperte”, manifestazione promossa dalla Regione Puglia-Assessorato al Turismo in collaborazione con i Comuni delle sei province pugliesi e l’Agenzia Puglia Imperiale.
Un successo che va oltre le aspettative così come sottolineato dal presidente dell’associazione, Pietro Doronzo: “Ci aspettavamo una buona partecipazione, visto l’interesse da sempre dimostrato verso le nostre iniziative e, in particolare, verso i monumenti interessati da questa manifestazione, ma non così grande”.
Le visite guidate, organizzate nei giorni 27 e 29 Agosto e 3, 4, 10 e 11 settembre 2010, hanno consentito a oltre 5 mila persone di conoscere e ammirare il patrimonio artistico-culturale della nostra città.
Numerosi i cittadini che hanno potuto visitare le aree archeologiche del Castello, della Cattedrale e di Sant’Andrea. Altrettanto numerosa la presenza dei cittadini e dei turisti provenienti dalle città vicine. La partecipazione è andata via via crescendo dopo le prime due serate, quando già 1500 persone avevano visitato i tre siti.
È interessante sottolineare che, oltre ai consueti strumenti di comunicazione, attivati per pubblicizzare l’evento, “il passaparola” e internet hanno contribuito a triplicare il numero dei visitatori nei giorni successivi ai primi.
Una soddisfazione che investe in primo luogo i soci dell’Archeoclub che hanno potuto festeggiare nel migliore dei modi il trentennale dall’istituzione dell’associazione e che invoglia ancora di più la stessa a porsi come sentinella per la difesa e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale della città.
“Siamo soddisfatti – aggiunge Doronzo - perché il nostro obiettivo era quello di creare una coscienza comune tra i cittadini e di continuare “l’Operazione Conoscenza” dei beni storici e archeologici di Barletta. Da sempre operiamo per raggiungere questo scopo e, giunti alla tappa del bilancio dei trent’anni, possiamo constatare di esserci riusciti.
Molti siti abbandonati o in degrado (penso alla Chiesa dei Greci, solo per citarne uno), sono tornati a vivere anche grazie alle campagne di promozione da noi realizzate attraverso studi e visite guidate volte a stimolare l’opinione pubblica sullo stato al fine di indurre chi di competenza ad avviarne il recupero.
A volte per raggiungere l’obiettivo abbiamo vissuto accesi confronti e vivi dibattiti, ma anche questo serve per suscitare interesse e per trovare il modo più adatto a tutelare e – non meno importante – promuovere i nostri beni storico-artistici”.
Soddisfatti anche i giovani soci, quasi tutti laureandi o neo laureati, che hanno condotto i visitatori alla scoperta dei tesori archeologici nascosti al di sotto dei pavimenti dei tre monumenti e della storia più che millenaria della città.
Il loro impegno da volontari non li ha scoraggiati a dare il meglio di sé e a fare in modo che quasi tutti i visitatori non andassero via scontenti dopo ore di fila. A tal proposito un ringraziamento particolare va ad alcuni visitatori di S. Andrea che, avendo partecipato nelle “ore di punta” delle visite e date le piccole dimensioni del sito archeologico, hanno dovuto attendere più degli altri.
A coloro che non hanno potuto accedere alle visite guidate a causa della troppo affluenza l’invito è per la prossima edizione e alle nostre prossime iniziative.
Per l’ottima riuscita dell’iniziativa un ruolo importante ha svolto il personale di custodia dei rispettivi Monumenti, che si sono sobbarcati in un’operosità che è andata al di fuori della loro normale attività, perciò un grande ringraziamento va fatto all’Amministrazione Comunale e alla Curia Arcivescovile.
Un discorso a parte si vuole fare, invece, per l’appuntamento di “CITTA’ APERTE”. Dopo 4 anni di “rodaggio” è ormai giunto il momento di mettere a regime la macchina organizzativa. La proposta: i Comuni del territorio devono programmare in tempo –per esempio entro maggio- le manifestazioni in maniera tale che l’Agenzia di Puglia Imperiale possa poi calendarizzare in maniera coordinata e pubblicizzare in anticipo la manifestazione.
Nelle immagini
i visitatori all'ingresso dei sotterranei del Castello
la "coda" per i sotterranei della chiesa di Sant'Andrea
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