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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

23/09/2010.  BARLETTA, SVILUPPO DI UNA CITTA' - SABATO 25 SETTEMBRE PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI DUILIO MAGLIO.

Sabato 25 settembre, alle 18.30, nella sala rossa del castello, verrà presentato il volume «Sviluppo di una città: Barletta dalle crociate alla via ferrata, al futuro». Oltre l’autore, ing. Duilio Maglio, interverranno il sindaco di Barletta, ing. Nicola Maffei, il giudice dott. Michele Tarantino, il dott. Rino Dalooiso, capo della redazione Nord Barese della Gazzetta del Mezzogiorno


A poco meno di due anni dalla pubblicazione della monografia “Il teatro comunale Curci: storia e restauro”, l’ing. Duilio Maglio presenta l'altro suo volume dal titolo: “Sviluppo di una città: Barletta dalle crociate alla via ferrata, al futuro”, anche questo pubblicato dall’Editrice Rotas di Barletta.

Il numero di scritti dedicati a questa città induce facilmente al sospetto che l’allettante richiamo della locandina: “Novità in libreria” sia solo un escamotage pubblicitario editoriale. Non può, però, negarsi che le pubblicazioni su Barletta siano, per lo più, delle monografie dedicate ad avvenimenti, personaggi, opere d’ar te, parti della città ovvero al suo “essere”, in determinati periodi storici.

Manca una trattazione del suo bimillenario divenire che, muovendo dalle tombe preromane, si sia spinta sino agli ultimi centocinquant’anni. D’una parte di questi s’è occupato Francesco Saverio Vista con articoli sul “Buonsenso” pubblicati fra il 1906 e il 1907 ma relativi ad eventi verificatisi sino al 1895.

Chi si proponesse, tale obiettivo si troverebbe impegnato in un lavoro defatigante a fronte di un interesse limitato a pochi lettori. E questo sia per la mole che tale “summa” potrebbe assumere sia per la specificità del tema.

Consapevole della complessità d’un tale programma (pur contenuto in un ambito divulgativo più consono alla sua cultura ed alle sue esperienze) l’ing. Maglio ha tentato la … quadratura del cerchio.

Il volume è articolato su otto “capitoli,” tutti indipendenti l’uno dall’altro, con uno sviluppo medio - salvo l’ultimo – nell’ordine delle dieci pagine. L’argomento in ciascuno trattato inizia e si conclude in quelle ad esso dedicate e fruisce della documentazione che lo segue.

Il volume è dotato di 313 illustrazioni (di cui alcune pubblicate per la prima volta) comprendenti fotografie, disegni, riproduzioni di quadri e altro. Tutto allo scopo di consentire al lettore d’approfondire l’argomento prescelto senza essere costretto a cercare, in altri capitoli, eventuali premesse, riferimenti o illustrazioni richiamate in quello che sta leggendo.

Per evitare di diluire il contenuto dei singoli capitoli inserendovi richiami a notizie (più recenti e di particolare interesse) attinenti a cinque presenze sul territorio di grande valenza storico – artistico – architettonica (quali quelle di villa Bonelli, del Castello e del Paniere del Sabato, oltre che della basilica del Santo Sepolcro e della Cattedrale di Santa Maria) a ciascuna di esse è dedicata una specifica “appendice”, completa di illustrazioni. Le appendici si trovano nell’ultima parte del volume e sono stampate con diverso carattere tipografico, per meglio evidenziarle.

Nella stesura del volume il criterio cronologico è stato seguito solo all’interno di ciascun “capitolo” o “appendice”. Il susseguirsi degli argomenti trattati discende solo dal filo logico che ha guidato l’autore nelle sue ricerche.

Nel 1860 l’unità d’Italia e, qualche anno dopo, la realizzazione della rete ferroviaria nazionale, la quale comprese la tratta Foggia-Bari con, al centro, la stazione di Barletta. L’evento fu sottostimato dai contemporanei, tanto che il pur attento F.S. Vista ne fa solo un veloce generico cenno nei suoi scritti.

Proprio dall’arrivo della ferrovia a Barletta, Maglio dipana il suo racconto e le sue riflessioni.

Ufficio Stampa Editrice Rotas


Leggi l'intervento su La Gazzetta del Nord Barese Mercoledì 22 settembre 2010.



 

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