In questo numero:
Manovra finanziaria: il debutto della legge di stabilità
Semplificazione: con la segnalazione di inizio attività addio alle attese
Piano per lo sviluppo, competitività imprese e semplificazione vita delle famiglie
Biodiversità e cambiamenti climatici, la strategia per salvaguardare lâ??ambiente
Futuro in ricerca 2010: finanziati i progetti dei giovani ricercatori
Una settimana di eventi per celebrare la lingua italiana nel mondo
Manovra finanziaria: il debutto della legge di stabilità
II Consiglio dei Ministri del 14 ottobre 2010 ha approvato il disegno dì legge di stabilità per il triennio 2011-2013 ed il disegno di legge di approvazione del bilancio di previsione dello Stato per il medesimo triennio. La legge di stabilità sostituisce da quest'anno la legge finanziaria. I due provvedimenti compongono la manovra triennale di finanza pubblica e, in particolare, la legge di stabilità dispone il quadro di riferimento finanziario per il periodo compreso nel bilancio pluriennale 2011-2013, esprimendolo sotto un aspetto tabellare. Stabilità e sviluppo sono i fari che orientano la politica economica del nostro Paese, coerentemente allâ??avvio dal primo gennaio prossimo del semestre europeo per la governance economica. Gli interventi contenuti nel disegno di legge di stabilità ammontano a circa 1000 milioni di euro per l'anno 2011 (3.000 milioni per il 2012 e 9.500 milioni per il 2013), da attribuire, essenzialmente, a rimodulazioni di risorse finanziarie già inserite in bilancio. Ricordiamo che la manovra economico-finanziaria per il prossimo triennio, per un valore di circa 24 milioni di euro, era stata anticipata con il decreto-legge n. 78 del 2010.
Dossier â?? La legge di stabilità per una nuova governance economicaâ? http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/stabilita_legge/
Semplificazione: con la segnalazione di inizio attività addio alle attese
Lâ??articolo 49, comma 4 bis del decreto legge 31 maggio 2010 n. 78 (convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010 n. 122), disciplina la Segnalazione certificata di inizio attività, sostituendo integralmente la disciplina contenuta nell'articolo 19 della legge 7 agosto 1990 n. 241. Lâ??obiettivo è quello della riduzione degli oneri amministrativi per il privato, consentendogli di intraprendere unâ??attività economica sin dalla data di presentazione di una semplice segnalazione allâ??amministrazione pubblica competente senza dover attendere la scadenza di alcun termine. Alla segnalazione certificata di inizio attività è dâ??obbligo allegare, tra l'altro, le attestazioni di tecnici abilitati, con gli elaborati progettuali necessari per consentire le verifiche successive di competenza dell'amministrazione, che, in caso di accertata carenza dei requisiti e dei presupposti, nel termine di sessanta giorni dal ricevimento della segnalazione, adotta motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione dell'attività e di rimozione degli eventuali effetti dannosi, salvo che, se possibile, l'interessato provveda a conformare alla normativa vigente la stessa attività ed i suoi effetti, entro un termine, comunque non inferiore a trenta giorni, fissato dall' amministrazione. Decorso il termine per l'adozione dei provvedimenti, all'amministrazione è consentito intervenire solo in presenza del pericolo di un danno per il patrimonio artistico e culturale, per l'ambiente, per la salute, per la sicurezza pubblica o difesa nazionale, previo motivato accertamento dell'impossibilità di tutelare comunque tali interessi mediante conformazione dell'attività dei privati alla normativa vigente.
Dossier â??Segnalazione certificata di inizio attivitàâ? http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/scia/
Piano per lo sviluppo, competitività imprese e semplificazione vita delle famiglie
Ridurre entro il 2012 i costi gravanti sulle imprese del 25% (circa 68 miliardi di euro lâ??anno), e semplificare le procedure per le piccole e medie imprese (con un risparmio stimato di almeno 17 miliardi di euro), è lâ??obiettivo del ''Piano per la semplificazione amministrativa 2010-2012'', presentato dal ministro per la Pubblica amministrazione, Brunetta, per liberare risorse per lo sviluppo, aumentare la competitività delle imprese e semplificare la vita quotidiana delle famiglie. Il ministro Brunetta ha sottolineato come i risultati del Piano saranno realizzati in stretta collaborazione con tutti gli altri ministeri interessati e che si tratta di una riforma a costo zero, indispensabile per consentire al Paese di agganciare la ripresa e attrarre nuovi investimenti, in coerenza con i programmi stabiliti a livello comunitario. Il Piano prevede tre linee di azione: 1) La misurazione e riduzione degli oneri amministrativi in tutte le materie di competenza statale. Restano ancora da misurare gli oneri nelle aree sicurezza sul lavoro, prestazioni per i disabili, agricoltura, trasporti, sviluppo economico, interno, salute, statistica, giustizia ed economia e finanze. 2) L'estensione della misurazione e delle riduzione degli oneri alle Regioni e agli enti locali. 3) La semplificazione per le PMI con l'obiettivo di eliminare gli adempimenti inutili o eccessivi in base a un criterio di proporzionalità negli adempimenti amministrativi, in relazione alla dimensione dell'impresa e al settore produttivo in cui opera ed alle esigenze di tutela degli interessi pubblici: i primi regolamenti di semplificazioni sono previsti in materia di ambiente, vigili del fuoco e sicurezza sul lavoro.
Dossier â??Semplificazione amministrativa: Brunetta presenta il Piano 2010 â?? 2012â? http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/piano_semplificazione_amministrativa/
Biodiversità e cambiamenti climatici, la strategia per salvaguardare lâ??ambiente
Conservazione della diversità biologica, sia a livello di gene, sia a livello di specie, sia a quello di comunità ed ecosistema; utilizzazione durevole o sostenibile dei suoi elementi; giusta ed equa ripartizione dei vantaggi derivanti dallo sfruttamento delle risorse genetiche e dal trasferimento delle tecnologie ad esso collegate: questi gli obiettivi della Strategia nazionale per la biodiversità, presentata a maggio dal Ministro dell'ambiente e divenuta operativa con l'intesa raggiunta in sede di conferenza Stato-Regioni nella riunione del 7 ottobre 2010. A supporto della Conferenza Stato-Regioni sarà costituito un apposito Comitato paritetico, composto da rappresentanti delle Amministrazioni centrali e delle Regioni e Province Autonome, costituito con decreto ministeriale del 5 marzo 2010, con il compito di coordinare lâ??attuazione, monitorare e valutare lâ??efficacia delle azioni portate avanti nellâ??ambito della Strategia nazionale. In seno al Comitato paritetico sarà individuato un Comitato ristretto per garantire la massima efficacia operativa nell'attuazione e revisione della stessa Strategia. Un Osservatorio Nazionale sulla Biodiversità fornirà il necessario apporto scientifico multidisciplinare, presieduto dal Ministero e composto da rappresentanti degli Osservatori o Uffici regionali sulla biodiversità, delle principali Associazioni scientifiche, del mondo accademico, dell'ISPRA e delle Aree Protette. Tra i suoi compiti: predisporre documenti tecnici istruttori; l'identificare indicatori di risultato per il monitoraggio della Strategia; elaborazione di rapporti periodici sui risultati raggiunti rispetto agli obiettivi individuati; proposizione di aggiornamenti ed integrazioni alla Strategia coerentemente con le necessità/criticità emerse a livello nazionale e gli impegni assunti a livello internazionale e comunitario.
Dossier â??Strategia nazionale per la biodiversitàâ? http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/biodiversita_conf2010/
Futuro in ricerca 2010: finanziati i progetti dei giovani ricercatori
Favorire il ricambio generazionale presso atenei ed enti pubblici di ricerca collegati al Ministero dellâ??Università, destinando risorse al finanziamento di progetti di ricerca fondamentale proposti da giovani ricercatori e garantire sostegno economico alle eccellenze scientifiche: con questi obiettivi il Ministero dellâ??istruzione pubblica il Bando â??Futuro in Ricerca 2010â?, secondo il Decreto del 27 settembre 2010, pubblicato nella G.U. n.237 del 9 ottobre 2010. Il programma «Futuro in ricerca 2010» è rivolto: linea 1) a dottori di ricerca italiani o comunitari, non strutturati presso gli atenei italiani, statali o non statali, e gli enti pubblici di ricerca afferenti al MIUR, che non abbiano compiuto il 32° anno di età alla data di scadenza del bando e che, alla stessa data, abbiano conseguito il dottorato di ricerca da più di 2 anni e da meno di 6 anni; linea 2) a dottori di ricerca italiani o comunitari, non strutturati presso gli atenei italiani, statali o non statali, e gli enti pubblici di ricerca afferenti al MIUR, che non abbiano compiuto il 36° anno di età alla data di scadenza del bando e che, alla stessa data, abbiano conseguito il dottorato di ricerca da più di 6 anni e da meno di 10 anni; linea 3) a giovani docenti o ricercatori che non abbiano compiuto il 40° anno alla data di scadenza del bando, già strutturati presso gli atenei italiani, statali o non statali, e gli enti pubblici di ricerca afferenti al MIUR. Il programma si concretizza nella presentazione di progetti di ricerca fondamentale, anche a rete, di durata almeno triennale. I progetti sono redatti utilizzando i modelli/domanda (A e B) appositamente predisposti dal Ministero, e disponibili in rete nello specifico sito http//futuroinricerca.miur.it, che fornisce tutte le informazioni sul bando.
Dossier â??Bando "Futuro in ricerca 2010"â? http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/futuro_ricerca/index.html
Una settimana di eventi per celebrare la lingua italiana nel mondo
â??Una lingua come amica: lâ??italiano nostro e degli altriâ? è il tema della X Settimana della Lingua Italiana nel mondo, in programma dal 18 al 24 ottobre 2010, organizzata dal Ministero degli Affari Esteri in collaborazione con il Ministero dellâ??Istruzione, dellâ??Università e della Ricerca e numerose altre istituzioni pubbliche e private. Il tema scelto per lâ??edizione di questâ??anno evidenzia lâ??importanza assunta dalla nostra lingua nel contesto internazionale, tra tutti coloro che, nel mondo, studiano e amano la nostra lingua come prezioso strumento culturale e come fonte di arricchimento personale e professionale. Ad essi si aggiungono i tanti italiani allâ??estero, per cui lâ??italiano è la lingua della tradizione, e i â??nuoviâ? italiani immigrati nel nostro Paese, per i quali la lingua è il primo strumento di integrazione. La X Settimana ha subito questâ??anno un rinnovamento della formula in favore di una maggiore apertura verso le nuove generazioni. Per questa ragione, come ambiti principali intorno ai quali sviluppare gli eventi sono state scelte due forme dâ??arte di forte impatto sui giovani: la musica - con la tournée internazionale di giovani cantautori dal titolo â??Porta Parola: la lingua italiana in musicaâ?, ed il cinema - con una rassegna di film italiani contemporanei. Le manifestazioni previste in Italia saranno caratterizzate dallâ??attiva partecipazione delle scuole attraverso concorsi, incontri letterari e spettacoli. A Roma, in particolare, i protagonisti saranno gli studenti che, con riferimento al tema della â??Settimanaâ?, presenteranno testi, in poesia e in prosa, di autori che, pur non essendo nati in Italia o non avendo, comunque, lâ??italiano come lingua madre, scrivono le loro opere in italiano, rientrando così a pieno titolo nella nostra letteratura.
Dossier â??X Settimana della Lingua italiana nel mondoâ? http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/settimana_lingua_italiana_2010/index.html