08/11/2010. CANOSA - VENERDI' 12 NOVEMBRE PRESENTAZIONE DEL VOLUME DI RAFFAELE LICINIO "CASTELLI MEDIEVALI".
La Fondazione Archeologica Canosina, nell'ambito delle iniziative dal titolo "Tu in Daunios", presenta venerdì 12 novembre alle ore 19 al Kasablanka Café in via Alcide De Gasperi 200, il libro "Castelli medievali. Puglia e Basilicata: dai Normanni a Federico II e Carlo I d’Angiò" di Raffaele Licinio, edito da Caratteri Mobili.
LA SCHEDA
Cos'è un castello? Perchè l'uomo ha costruito i castelli? Ogni castello costituisce un unicum o è parte di un sistema di strutture fortificate? Chi viveva nei castelli? Chi li governava? Cosa significa “incastellamento”? Che significato dare alle possenti mura di molte strutture pugliesi? Cosa è racchiuso nella parola castello e quali ne sono i significati reali?
Nella società contemporanea la mitologia castellare ha superato la realtà storica. Quella della bella principessa affacciata al balcone merlato di sapore hollywoodiano che porge il fazzoletto ricamato al bel cavaliere costituisce l'immagine immediata di una fantasia romantica che, nell'immaginario collettivo, rasenta la realtà.
Ma, nella Puglia medievale, i castelli rappresentarono il potere dei sovrani normanni, svevi, angioini e aragonesi e ne declinarono la potenza controllandone le città e i territori e, talvolta, raffigurando simbolicamente il significato stesso della corona.
In un percorso tra storia del sistema castellare pugliese e discussione sulla mitologia stessa del castello medievale Raffaele Licinio, Ordinario di Storia Medievale nell’Università di Bari e Direttore del Centro di Studi Normanno-Svevi, presenterà la riedizione del suo volume più famoso e premiato, “Castelli Medievali”, vero motore storiografico in grado di segnare un’intera epoca dell’interpretazione castellare.
DAL VOLUME
"Mi scusi professore, posso parlare, a proposito del suo libro, della magia dei castelli e dei coraggiosi cavalieri, degli appassionati amori e dei tenebrosi intrighi, insomma del ruolo e dell'immagine dei castelli medievali che lei ha saputo far emergere così brillantemente?": questa è la domanda che... mi sussurrò all'orecchio una nota e dolce annunciatrice televisiva, poco prima che il sipario si alzasse. Lo confesso, rimasi interdetto: "Veramente, i miei Castelli medievali sarebbero tutt'altra cosa... Sa, un rigoroso tentativo di analisi dell'incastellamento in una vasta area del Mezzogiorno medievale...".
"Si, certo, ma c'è qualche triste principessa relegata in qualche torre, magari poi liberata da un valoroso cavaliere, c'è qualche episodio, qualche personaggio, qualche mistero particolarmente interessante che potrei proporre all'attenzione del pubblico?". (...)
Dietro ogni castello medievale c'è anche l'immagine dei castelli prodotta dopo e oltre il Medioevo. Ci sono tante immagini dei castelli medievali - castello gotico, romantico, luogo dei misteri, di avventure e trabocchetti, castello icona del medioevo fantasy - che circolano nella nostra cultura, prodotte in secoli estranei al Medioevo e ovviamente sintesi culturali diverse.
E con queste immagini non si poteva non fare in qualche modo i conti. Specialmente nel 1994.
Oggi, la situazione è decisamente mutata, e l'idea comune e prevalente del castello si è profondamente disgiunta dai suoi significati storici e persino simbolici.
dalla Nota alla seconda edizione di Castelli medievali di Raffaele Licinio (ed. Caratteri Mobili)
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