In questo numero:
Decreto rifiuti: alla regione Campania la gestione del ciclo integrato dei rifiuti
Federalismo fiscale: gli interventi per promuovere lo sviluppo e la coesione territoriale
Per incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili
Commercio, dove va il settore in uno studio dellā??Osservatorio
Violenza sui minori: lā??Italia, primo paese ad aderire alla campagna europea
Debutta in Italia la tessera sanitaria per gli animali da compagnia
Decreto rifiuti: alla regione Campania la gestione del ciclo integrato dei rifiuti
In vigore dal 27 novembre 2010 il Decreto legge sulle ā??Disposizioni relative al subentro delle amministrazioni territoriali della regione Campania nelle attività di gestione del ciclo integrato dei rifiutiā?. Il provvedimento si è reso necessario soprattutto per la straordinaria necessità ed urgenza di emanare disposizioni per accelerare la realizzazione di impianti di termovalorizzazione dei rifiuti ed incrementare i livelli della raccolta differenziata. Per garantire la realizzazione urgente di impianti destinati al recupero, produzione o fornitura di energia mediante trattamenti termici di rifiuti, il Presidente della Regione può procedere alla nomina di commissari straordinari che provvedono in via di somma urgenza ad individuare le aree occorrenti, assumendo le necessarie determinazioni. I commissari straordinari si avvalgono degli uffici della Regione e delle Province interessate, senza nuovi o maggiori oneri per il bilancio dello Stato. La provincia di Napoli assicura la funzionalità dell'impiantistica al servizio del ciclo di gestione dei rifiuti nel territorio di competenza e gestisce gli impianti di selezione e trattamento dei rifiuti nei comuni di Giugliano e Tufino tramite la propria società provinciale cui sono attribuiti gli introiti derivanti dalle relative tariffe. Dove si verifichi la non autosufficienza del sistema di gestione dei rifiuti urbani non pericolosi, il Governo promuove un accordo interregionale volto allo smaltimento dei rifiuti campani anche in altre regioni, senza che ciò comporti nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica
Dossier ā??Decreto rifiuti: disposizioni relative subentro Amministrazioni territoriali della Regione Campaniaā?
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/gestione_ciclo_rifiuti/index.html
Federalismo fiscale: gli interventi per promuovere lo sviluppo e la coesione territoriale
In coerenza con il Piano per il sud ed in raccordo con le sue linee programmatiche, è stato approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri del 26 novembre scorso uno schema di decreto legislativo per lā??attuazione della legge sul federalismo fiscale, nella parte che chiede al Governo di individuare interventi diretti alla promozione dello sviluppo economico e della coesione delle aree sottutilizzate, al fine di promuovere la rimozione di squilibri storici. Il Fondo è destinato a finanziare interventi e progetti strategici, sia di carattere infrastrutturale sia di carattere immateriale, di rilievo nazionale, interregionale e regionale, aventi natura di grandi progetti o di investimenti articolati in singoli interventi connessi tra loro, in relazione a obiettivi e risultati quantificabili e misurabili, anche per quanto attiene al profilo temporale. Il provvedimento affida ad interventi e grandi progetti di carattere strategico, programmati in stretto raccordo con le Autonomie locali ed in coerenza con gli indirizzi dellā??Unione europea la realizzazione della perequazione infrastrutturale tra diverse aree del paese. Sul provvedimento dovranno essere acquisiti i pareri della Conferenza unificata, e delle Commissioni parlamentari di merito. Sarà il Fondo per lo sviluppo e la coesione (già Fondo per le aree sottoutilizzate) a dare unità programmatica e finanziaria agli interventi nazionali finalizzati a promuovere lo sviluppo economico e la coesione sociale e territoriale e a rimuovere gli squilibri economici e sociali del Paese.
Dossier ā??Federalismo fiscale: Perequazione infrastrutturale e coesione territoriale
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/federalismo_perequazione/index.html
Per incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili
Aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili e ridurre, al tempo stesso, gli oneri relativi in bolletta a carico dei consumatori. Sono gli obiettivi del decreto legislativo per lo sviluppo delle fonti rinnovabili e dellā??efficienza energetica approvato dal Consiglio dei Ministri del 30 novembre scorso. Lo schema di decreto, che recepisce e attua gli obiettivi vincolanti fissati dallā??Europa, traduce dunque in misure concrete le strategie delineate nel Piano di Azione Nazionale (PAN) inviato a luglio alla Commissione Europea, per il conseguimento della quota del 17% di fonti energetiche rinnovabili su consumi energetici nazionali. Per il raggiungimento di questo obiettivo, il decreto provvede alla razionalizzazione ed allā??adeguamento del sistema di incentivi per produrre e utilizzare lā?? energia rinnovabile, per la produzione di energia elettrica e termica; allā??individuazione di misure volte allā??incremento dellā??efficienza energetica nei vari settori di utilizzo dellā??energia; alla necessaria semplificazione delle procedure autorizzative; allo sviluppo delle infrastrutture di rete necessarie per il pieno sfruttamento delle fonti rinnovabili. Il provvedimento definisce anche modalità relative alla diffusione delle informazioni, al monitoraggio dellā??avanzamento rispetto agli obiettivi. Tra gli aspetti più rilevanti del decreto cā??è la riforma della disciplina dei regimi di sostegno, vale a dire dei sistemi incentivanti. Tale riforma prevede misure volte alla semplificazione nonché alla stabilità nel tempo del sistema. Ottenendo così la riduzione degli oneri in capo ai consumatori e lā??armonizzazione con altri strumenti di analoga finalità.
Dossier ā??Promozione delle fonti energetiche rinnovabiliā?
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/fonti_rinnovabili/index.html
Commercio, dove va il settore in uno studio dellā??Osservatorio
Le principali novità presenti nel Rapporto 2009 sul sistema distributivo riguardano le modifiche introdotte nel monitoraggio della rete di vendita. Lā??impatto della crisi sullā??occupazione e sui redditi si è tradotto in una diminuzione della spesa per consumi finali che ha prodotto ā?? e continuerà a produrre ā?? i propri effetti sullā??intera rete di vendita sia attraverso modifiche strutturali che mediante lā??individuazione di nuovi e più efficienti canali di approvvigionamento. Allā??andamento negativo del fatturato del dettaglio fisso, stimato nel 2009 pari a -1,3% (-0,4% nel 2008), ha corrisposto un ulteriore spostamento delle quote di mercato a favore della distribuzione moderna rispetto a quella tradizionale: le vendite transitate per i moderni canali hanno infatti consolidato le posizioni raggiunte nellā??anno precedente, incrementandosi dello 0,5% (nel 2008 lā??aumento era stato dellā??1,6%), mentre per gli esercizi di piccola dimensione si è registrato, per il secondo anno consecutivo, un consistente calo del volume di affari (-2,5% nel 2009 e -1,8% nel 2008). Il calo dei consumi ha quindi prodotto i suoi effetti sulla struttura dellā??assetto distributivo: il numero complessivo dei punti vendita attivi è diminuito infatti di oltre 3.500 unità, confermando il trend negativo già iniziato nel corso del 2008. In questo quadro dunque soltanto i moderni canali distributivi consolidano la propria crescita, non solo in termini di fatturato ma anche come numero di punti vendita.
Dossier ā??Commercio, Rapporto sul sistema distributivo 2009ā?
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/commercio_sistema_distributivo/index.html
Violenza sui minori: lā??Italia, primo paese ad aderire alla campagna europea
Per contrastare il fenomeno della violenza sui minori, il Consiglio dā??Europa ha lanciato la campagna ā??Uno su cinqueā? che rappresenta la più recente iniziativa intrapresa nellā??ambito del Programma "Costruire un'Europa per e con i bambini" 2006 ā?? 2011, cui l'Italia ha partecipato fin dall'inizio in modo attivo e costruttivo. La campagna è stata presentata lo scorso 29 novembre a Roma dal Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, e dal Vice segretario generale del Consiglio d'Europa, Maud de Boer Buquicchio alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Due gli obiettivi principali da raggiungere: sostenere il processo di firma, ratifica ed implementazione della Convenzione del COE per la protezione dei minori dall'abuso e dallo sfruttamento sessuale (Lanzarote, 2007) sottoscritta dallā??Italia il 7 novembre dello stesso anno e di tutti gli altri strumenti convenzionali previsti dal COE in materia; sensibilizzare il grande pubblico sull'entità del fenomeno della violenza sessuale perpetrata da persone di fiducia, in modo da prevenire lā??abuso ed incoraggiare i bambini che lo hanno subito a rompere il silenzio che li circonda. Nell'ambito della campagna, è stata definita una regola semplice: la regola del Qui non si tocca, che i genitori sono invitati a insegnare ai bambini tra i 4 e i 7 anni, per spiegare loro che hanno il diritto di porre dei limiti, di esprimere i propri sentimenti e di farsi ascoltare. Tale regola è spiegata attraverso uno spot televisivo, un libro per l'infanzia, un sito internet dedicato e altri supporti, che mettono in scena un personaggio chiamato Kiko.
Dossier ā??Uno su cinque: costruire un'Europa per e con i bambiniā?
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/minori_violenza/index.html
Debutta in Italia la tessera sanitaria per gli animali da compagnia
Anche i nostri amici a quattro zampe avranno una tessera sanitaria individuale. Lā??iniziativa, unica in Italia, è stata realizzata con il Patrocinio del Ministero della Salute, per avere sempre sotto controllo, in ogni luogo e in ogni momento, lo stato sanitario di cani, gatti (e altri animali dā??affezione). La tessera la rilascia AmicoPets che è il primo portale on line per la gestione informatizzata dei dati anagrafici e clinici. I proprietari potranno richiedere la tessera individuale dei loro animali registrandosi al sito www.amicopets.it. Basteranno pochi secondi per la creazione di un semplice account ai quali farà seguito la consegna a domicilio della AmicoPets Card. Tessera alla mano, il proprietario potrà navigare il portale www.amicopets.it. per approfondire nozioni di base sullā?? accudimento del proprio animale e soprattutto potrà recarsi dal medico veterinario di fiducia per associare alla AmicoPets Card il data base personalizzato dei dati anagrafici, clinici e sanitari relativi al proprio pet. Le posizioni sanitarie individuali censite nel data base di AmicoPets concorreranno alla creazione di una banca dati nazionale di dati anagrafici, epidemiologici, clinici e statistici della popolazione animale presente nelle case degli italiani. Vi collaborano i medici veterinari dellā??ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) per rendere un servizio dā??avanguardia ai proprietari e consolidare la cultura del possesso responsabile, della prevenzione veterinaria e per avviare un monitoraggio sanitario utile anche a fini di sanità pubblica.
Dossier ā??Tessera sanitaria individuale per gli animali da compagniaā?
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/tessera_sanitaria_animali/index.html