01/01/2011. CONSIGLIO REGIONALE - IL BUON ANNO DEL PRESIDENTE INTRONA: "UNITA', SOLIDARIETA', LAVORO" NEL 150.MO ANNIVERSARIO DELL'ITALIA UNA E INDIVISIBILE.
“Che il 2011 restituisca il sorriso alla Puglia e unità di intenti e di obiettivi, nel segno del 150° anniversario dell’unificazione, che ci apprestiamo a celebrare”.
A nome dell’intera Assemblea, il “Buon Anno” del presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna, è l’auspicio di un avvio del secondo decennio improntato ad una salda coesione territoriale.
“Un augurio ed una scommessa: unità nazionale per il Paese e un ambiente più sano per i pugliesi, tanta salute e lavoro. Non possiamo cancellare il ricordo di un anno difficile, ma sappiamo che questa regione può farcela.
La Puglia della ricerca e dell'innovazione ha le carte in regola per vincere, puntando sulla voglia di fare e sulla capacità della nostra gente, sul fascino di una terra unica, dove passato e presente convivono.
Territorio e occupazione restano le priorità e le giovani generazioni sono la risorsa principale su cui investire. Ambiente, lavoro, giovani: sono le tre sfide che ci attendono nei prossimi anni e che chiamano alla solidarietà tutti i pugliesi.
E tutti nel Consiglio regionale, senza eccezioni, vogliono modernizzare l'Istituzione, avvicinarla sempre più ai cittadini, renderla snella, attuale, evitare che venga vista come una casta, ridurre i costi della politica, sostenere le famiglie, battersi per la crescita delle aziende, valorizzare la nostra agricoltura d’eccellenza, consolidare lo sviluppo turistico che già premia la Puglia come una delle regioni più attrattive.
Il mio sogno per il 2011 è anche un impegno: per una sanità che al di là dei sacrifici – la tassa di scopo in favore dei non autosufficienti – sappia offrire risposte rassicuranti alla domanda di salute dei pugliesi, per una Puglia sempre più colorata, appassionata e solidale, in un Paese unito e plurale, dove le diversità non debbano più frequentare la cronaca nera, ma possano alimentare il dialogo e la crescita civile.
E che il 2011 possa ispirare nelle tifoserie comportamenti civili ed esemplari, in stadi affollati e coi cancelli spalancati: non sentiremmo più parlare di partite da giocare a porte chiuse”.
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