Il territorio barlettano rappresenta un caso emblematico della complessità giurisdizionale legate ai tratturi ed al mondo agricolo.
L'attuale assetto è, infatti, generato dal fondersi di due realtà territoriali, Barletta e Canne, con differenti attori locali e differenti rapporti con gli apparati centrali.
L'allevamento, solitamente considerato tema storico minore, in questa sede diviene punto di vista interessante per comprendere le forme di organizzazione del territorio che convivono e si sovrappongono, spesso in forme conflittuali, nel lungo periodo ha preceduto l'attuale assetto socio-economico.
La produzione animale di antico regime vive un universo normativo ed istituzionale di straordinaria densità e complessità, infatti la visione classica delle terre comuni e degli usi civici come dimensione giuridico-territoriale dell'arcaismo pascolatorio ignora aspetti importanti del mondo rurale di età moderna.
Raramente stabulanti, gli animali vagavano disegnando spazi "irregolari" rispetto ad una quadrettatura gerarchizzata in maniera imprecisa ma che si fa sempre più stretta e puntuale.
Gli animali attraversano confini politici, simbolici, possessori sempre più attentamente sorveglianti e rivendicanti, attivando conflittualità acute che mobilitano una coltre di poteri locali e centrali che si affiancano si sovrappongo, ma non si sostituiscono, strutturando un apparato giurisdizionale pesante.
Fonte: Comune di Barletta
PER SAPERNE DI PIU'...
http://www.comune.barletta.ba.it/retecivica/pianiurb/