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19/01/2006.  La delegazione andriese giunge in visita a Sarajevo e Mostar .

La visita nella ex-Jugoslavia della delegazione ufficiale del Comune di Andria, organizzata in preparazione alla giornata della Memoria del 27 gennaio 2006, ha avuto lunedì mattina, a Sarajevo, uno dei momenti più toccanti. La delegazione, composta da rappresentanti istituzionali del Consiglio Comunale e della Giunta Comunale e da docenti e studenti delle scuole medie superiori andriesi, ha incontrato i ragazzi di una scuola media della capitale della Bosnia Herzegovina, al Cengis Vila. Gli studenti andriesi hanno ascoltato cori, in lingua madre ed in lingua italiana, a ricordo dell’assedio che tra il 1992 ed il 1995 ha provocato 13.000 vittime, 1500 delle quali bambini. La testimonianza più toccante è stata quella di una studentessa che ha perso il padre durante l’assedio e che ha imparato l’italiano grazie ad una iniziativa di studio internazionale. Durante l’incontro si è stabilito un legame molto particolare tra gli studenti andriesi e quelli di Sarajevo e le parole di una loro professoressa (“Ora lavoriamo tutti per una nuova Bosnia”) sono state importanti per capire che, comunque, in questa città che lungo 200 metri ha una chiesa ortodossa, una cattolica, una moschea ed una sinagoga, tutti cercano da 10 anni di guardare avanti e confermare la scelta multiculturale, multinazionale e multireligiosa e cioè la tolleranza come unica possibilità di convivenza pacifica.
Al termine dell’incontro l’assessore ai Lavori Pubblici del comune, Ottavia Matera, ha invitato ufficialmente ad Andria la scolaresca di Sarajevo, la cui presenza potrebbe dare il via ad una serie di rapporti bilaterali tra le scolaresche delle due città.
La delegazione, prima dell’incontro con le scuole, aveva incontrato il Vice Sindaco di Sarajevo, Stefan Mitrovic, serbo, che ha sottolineato i legami con l’Italia e l’importanza del dialogo e della tolleranza come risposta indispensabile ai settarismi. Mitrovic ha dato anche importanti assicurazioni sul grado di ricostruzione della città distrutta durante i 1000 giorni di assedio e ha detto che altri programmi sono in corso. Sempre nella mattinata di lunedì la delegazione è stata ricevuta al ministero degli Esteri della Bosnia-Herzegovina, accompagnata dal Primo Segretario dell’Ambasciatore d’Italia a Sarajevo, dott. Andria.
Nel pomeriggio il gruppo ha raggiunto la cittadina di Mostar tristemente nota per il crollo del ponte che da secoli legava le comunità di diversa religione che abitavano la cittadina separate dal fiume Neretva. Quel ponte venne distrutto nel 93 dai serbi ed è stato ricostruito con soldi italiani da una ditta turca che ha recuperato ad Ankara i vecchi disegni del progetto del ponte voluto da Solimano ed ha utilizzato parte dei massi finiti nel fiume ed altri ottenuti ex-novo dalla stessa cava di pietre utilizzata a suo tempo.
Anche in questo caso molta emozione e partecipazione, incontro nel comune di Mostar e poi la partenza per Spalato, quindi l’imbarco in traghetto alla volta di Bari.
Della delegazione hanno fatto parte il Presidente del Consiglio Comunale, Salvatore Vitanostra, i consiglieri comunali Cesareo Troia, Franco Lotito, Giuseppe Di Renzo, Nicola Fraterpietro, Felice Santovito, Paolo Farina, Benedetto Miscioscia, l’assessore ai Lavori Pubblici, Ottavia Matera, i professori e gli studenti del Liceo Scientifico, del Liceo Sociale, dell’Ipsia, dell’Ipssc, dell’Industriale e dell’Agrario.
Alla visita della delegazione sarà dedicato un ampio speciale del Bollettino di Informazione del Comune di Andria,una serie di appuntamenti televisivi e sono allo studio altre iniziative in preparazione alla Giornata del Ricordo del prossimo 10 febbraio.


17.01.2006 all’inviato il Capo Ufficio Stampa
dott.Vincenzo Rutigliano







 

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