17/02/2011. BENI ARCHEOLOGICI - MENNEA (PD): "ABBANDONATI AL LORO DESTINO IN PUGLIA. OCCORRE INTERVENIRE SUBITO". IL CATTIVO ESEMPIO DI CANNE DELLA BATTAGLIA.
“La miopia del Ministero per i Beni Culturali non solo sta facendo correre il rischio a decine di lavoratori di perdere la propria occupazione, ma sta anche procurando un notevole danno di immagine alla Puglia, che ai suoi visitatori oggi presenta beni archeologici privi di qualsiasi servizio. Tutto questo è inaccettabile”.
Il consigliere regionale del Partito Democratico, Ruggiero Mennea chiede al governo regionale che venga individuata una soluzione alla chiusura dei cosiddetti servizi aggiuntivi presso i siti archeologici regionali.
La scorsa settimana Mennea ha promosso un incontro fra i lavoratori e l’assessore regionale Angela Barbanente, competente sulla materia.
“Preso atto della scellerata decisione del Ministero – aggiunge Mennea - l’assessore si è comunque impegnata a trovare delle risorse per finanziare questi servizi.
Intanto si sta tentando di inserire delle clausole sociali nel nuovo bando per l’assegnazione dei servizi aggiuntivi, per quei pochi siti che potranno continuare a beneficiarne: in un incontro che si è tenuto ieri a Bari, la direzione regionale dei Beni Culturali e la Soprintendenza dei Beni Archeologici hanno fatto sapere ai sindacati che la nostra proposta non è percorribile, ma nel bando potrebbe essere previsto un punteggio maggiore per chi si impegnerà ad assumere gente con esperienza nel settore e del territorio. Tutto questo, però, non basta”.
“Per questo ho chiesto anche all’assessore Elena Gentile, in qualità di assessore alle politiche del lavoro, di intervenire sulla questione. Bisogna mobilitarsi – conclude Mennea - per i lavoratori, ma anche per continuare a garantire ai turisti un servizio di accoglienza per i nostri beni culturali. Se così non fosse, torneremmo indietro di 15 anni e questo noi non lo vogliamo”.
Fonte: Ufficio Stampa Consiglio Regionale - Comunicato
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