26/02/2011. CANNE DELLA BATTAGLIA – ALTRA DISASTROSA SCONFITTA A DODICI ANNI DAL PROTOCOLLO D’INTESA COMUNE-SOPRINTENDENZA: LAVORI FERMI ALL’ANTIQUARIUM, DIPENDENTI LICENZIATI AL BOOKSHOP SMANTELLATO, DECLASSAMENTO, ABBANDONO… .
CANNE DELLA BATTAGLIA – DISASTROSO IL BILANCIO A DODICI ANNI DAL PROTOCOLLO D’INTESA COMUNE-SOPRINTENDENZA: LAVORI FERMI ALL’ANTIQUARIUM, DIPENDENTI LICENZIATI AL BOOKSHOP SMANTELLATO, DECLASSAMENTO, ABBANDONO… E PENSARE CHE DOVEVA ESSERE IL “CONCORDATO” PER RILANCIARE E VALORIZZARE IL SITO!
Disastroso il bilancio dell’accordo fra Comune di Barletta e Soprintendenza Archeologica a dodici anni dalla firma del Protocollo d’intesa sul sito archeologico.
Nella Sala Rossa del Castello, mercoledì 27 febbraio 1999, il sindaco Francesco Salerno (scomparso un anno fa) e il soprintendente Giuseppe Andreassi (oggi in pensione), siglarono il documento finale che sanciva diritti e doveri da una parte e dell’altra sulla gestione mista separata delle aree che il paziente lavoro di Raffaele Montenegro, allora dirigente ai beni culturali, aveva ricucito catastalmente.
Fu, quel Protocollo, una specie di “concordato stato-chiesa”, alias “patti lateranensi” fra il Comune di Barletta, proprietario in larga parte dei terreni e dei cespiti fondiari dove si scavava l’archeologia più antica del Territorio, e lo Stato (leggi Ministero dei Beni e Attività Culturali nella fattispecie la Soprintendenza Archeologica di Taranto) che di fatto ne doveva continuare a curare la gestione.
Riteniamo utile riproporne la lettura integrale, unitamente alla nota di aggiornamento inviata dal Comitato al Sen. Giovanni Procacci (PD) quale componente della VII Commissione permanente Pubblica Istruzione e Beni Culturali di PalazzoMadama.
Desolante il quadro d’assieme.
I lavori fermi per il completamento del nuovo plesso all’Antiquarium (sulla carta risulterebbero spendibili 750.00 euro nel Piano triennale Opere pubbliche del Comune) che oggi appare come un enorme scatolone di cemento bianco e vuoto, al cospetto di un’opinione pubblica dubbiosa sui concreti ritorni di tale impatto economico senza adeguate garanzie sull’occupazione e sulla valorizzazione turistica. Ci si interroga: come può mai un Comune proprietario di tale ingente patrimonio non esercitare in prima persone la gestione diretta in una partita doppia dove finora ha solo e soltanto sborsato, pagando i conti di altri, senza incassare introiti di alcun genere? E' buona politica dei beni culturali come motore del territorio questa?...
I licenziamenti delle tre unità lavorative al bookshop (ormai smantellato e deserto) con la relativa scomparsa di ogni forma di accoglienza e di assistenza turistica nelle visite guidate e a danno delle attività Scuola-Territorio e del turismo.
La soppressione di fermate alla vicina Stazione di Canne della Battaglia sulla linea Barletta-Spinazzola, unica struttura a servizio di un sito archeologico nell’intera rete ferroviaria nazionale.
Se volessimo andare poi sullo specifico di natura più archeologica e strumentale, dovremmo allora parlare del muraglione crollato sulla Cittadella, frutto di una miope politica di allegra e disinvolta spesa dei fondi europei che, pur essendo stati invocati e garantiti, sono arrivati ed utilizzati malamente se é vero, com'é vero, che quei lavori di ripristino hanno comportato nel 2003 la rovina di un muraglione restaurato appena nel 1998! Mentre le vicine mura medievali continuano a sfidare il tempo... Scandaloso!
E’ così completo il quadro di un “declassamento” originato anche dalla politica dei tagli alla Cultura, attuata si dal Governo ma a stento attenuata - come tagli allo spreco - dal Comune di Barletta con investimenti altri sulle strutture cittadine (Polo Museale, Teatro Curci). Ignorando del tutto Canne della Battaglia. Ed anche smentendo se stesso e le linee di governo cittadino varate all’atto dell’insediamento della Giunta Maffei 2006-2011 (nelle 108 pagine della pubblicazione “BARLETTA CRESCE” non un solo rigo di riferimento al sito ed all’area cannense di prossimità al Parco regionale del fiume Ofanto).
LA REDAZIONE
|