09/03/2011. BARLETTA - FRA 8 MARZO E MOSTRA SUGLI ORIENTALISTI (HAREM COMPRESI): UNA RIFLESSIONE A PIU' VOCI FEMMINILI.
Nel dibattito sull'offerta della Barletta culturale in occasione dell'8 marzo, festa della Donna, a coincidere con i primi giorni di apertura della mostra sull'Oriente a Palazzo della Marra, registriamo alcuni signirificativi ed incisivi interventi dall'universo femminile.
Ci scrive Cinzia Dicorato, esperta di restauro: "Gli harem che in queste opere sono raffigurati sono gli Harem imperiali di origine bizantina che diventano un'istituzione nei palazzi dei sultani dopo le conquiste territoriali degli Omayyadi, dinastia araba del settimo secolo, e sopravvivono fino al 1909, con la deposizione del sultano ottomano Abdelhamėd II.
Questi erano veri e propri centri di potere e sono questi harem ad aver affascinato gli occidentali inducendoli a creare lo stereotipo erotico ed estetico che ritroviamo nei quadri degli orientalisti a partire da Ingres e Delacroix, fino agli orientalisti nostrani.
E' ovvio che l'immagine che viene restituita delle donne mussulmane in queste opere, per quanto siano fascinose, č un 'immagine che ancora una volta le/ci rappresenta come donna/oggetto del desiderio e delle bramosie sessuali di vecchi sultani, in una sorta di bunga bunga del passato.
Molte di queste opere erano destinate ad arricchire le collezioni non solo private ma anche molto intime e riservate, di ricchi collezionisti che amavano le ambientazioni esotiche.
Non a caso i dipinti degli orientalisti hanno un mercato soprattutto in Arabia Saudita".
Nunzia Binetti, attuale presidente della Fidapa aggiunge: "Ho appena condiviso sulla mia pagina in fb la tua perplessitā sull'immagine della donna restituita all'8 Marzo dalla Barletta Culturale. Complimenti per questa tua opportuna querelle".
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