22/03/2011. BISCEGLIE - SOLIDARIETA' AI LAVORATORI DEL DOn UVA DA DE LEONARDIS (UDC).
“Un direttore generale di una struttura di fondamentale importanza per il welfare in generale e per la sanità in particolare dalle nostre parti, l'Opera Don Uva - Complessi Ospedalieri e Centri di Riabilitazione di Bisceglie, Foggia e Potenza - costretto a incatenarsi davanti ai cancelli di una ASL per protestare contro il Direttore Generale della stessa ASL ed evidenziare un momento drammatico di crisi, rappresenta l’ennesima sconfitta per tutti noi, che non possiamo più accettare passivamente”.
Giannicola De Leonardis, consigliere regionale e presidente della settima Commissione Affari Istituzionali, è tra i primi firmatari della mozione presentata oggi in Consiglio e mirata a “sostenere attivamente il proseguimento della meritoria attività di centri di cura e di riabilitazione, di assistenza a malati terminali e persone e famiglie alle prese con gravosi disagi, un’attività iniziata ben 89 anni fa e che rappresenta un riferimento imprescindibile per tutti noi”.
“Un’attività che tra l’altro colma un grave deficit della sanità pubblica a livello territoriale” continua De Leonardis, “in particolare per la cura e assistenza dei malati ortofrenici e di quanti manifestano particolari patologie psico-fisiche e mentali.
Che non può essere ridimensionata, o addirittura cancellata, da una carenza di risorse economiche dovuta ai ritardi nell’erogazione da parte delle ASL dei fondi dovuti.
Aggiungendo al dramma della mancata risposta sul piano della domanda di una sanità all’altezza delle esigenze e delle aspettative della nostra comunità, i drammi aggiuntivi provocati dall’aumento delle spese per viaggi della speranza fuori regione e dalla precarietà di vita che non può non condizionare pesantemente il lavoro di centinaia di validi professionisti e operatori dislocati tra Foggia, Bisceglie e Potenza”.
“Una riorganizzazione complessiva del sistema sanitario pugliese, pur con tutti i doverosi sforzi per contenere un deficit esploso oltre ogni ragionevole livello, non può prescindere dalla presenza sul territorio di strutture che finora hanno svolto un’opera straordinaria e ammirevole”, conclude De Leonardis.
Fonte: Ufficio Stampa Consiglio Regionale della Puglia
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