CITTÀ DEL VATICANO
Benedetto XVI rivolge un appello ai mass media ad «essere responsabilì, «protagonisti della verità» e «promotori della pace». Nel messaggio per la 40esima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali diffuso nel giorno di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, Papa Ratzinger si concentra sul ruolo che spetta al settore: «illuminare le coscienze degli individui e aiutarli a sviluppare il proprio pensiero non è mai un impegno neutrale». L'industria dei media, sottolinea Benedetto XVI, non può «essere rivolta unicamente al guadagno» perdendo così di vista il senso di responsabilità nel servizio al bene comune. «Pertanto, occorre sempre - scrive il Papa nel messaggio - garantire una accurata cronaca degli eventi, una esauriente spiegazione degli argomenti di interesse pubblico, una onesta presentazione dei diversi punti di vista». E ancora: «la comunicazione autentica esige coraggio e risolutezza».
È una grande sfida educativa quella che spetta ai mass media ma anche ai giornalisti i quali con «determinazione» dovranno evitare nell'esercizio del loro lavoro di «indebolirsi sotto il peso di tanta informazione» o di «adeguarsi a verità parziali o provvisorie». Piuttosto, invece, il ruolo di illuminare le coscienze e formare la pubblica opinione esige «la diffusione di quello che è il senso ultimo dell'esistenza umana, personale e sociale». In primis i mass media dovranno «sostenere e incoraggiare» la vita famigliare e matrimoniale, fondamento «di ogni cultura e società», presentando «modelli edificanti di vita e di amore». «Proprio perché i media contemporanei configurano la cultura popolare» devono vincere «qualsiasi tentazione di manipolare soprattutto i giovani, cercando invece di educare e di servire».
Il tema scelto da Papa Ratzinger per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali che si celebrerà il 28 maggio prossimo è: «I media: rete di comunicazione, comunione e cooperazione». «Essere la persona migliore che puoi, il miglior giornalista che puoi e, senza curarti delle sofferenze, delle persecuzioni o delle incomprensioni che dovrai sopportare, conservare e comunicare un atteggiamento di gioia, una gioia vissuta». Mons. John Patrick Foley, presidente del Pontificio consiglio per le comunicazioni sociali, ha commentato così il messaggio del Papa.
LA FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA STAMPA - La dignità della persona umana, minore compreso, è un valore universale che merita l'assoluto rispetto da parte di tutti, come merita tutela l'indipendenza, l'autonomia e la libertà dei giornalisti. È quanto sostiene il segretario nazionale della Fnsi, Paolo Serventi Longhi, in merito al richiamo del Papa ai giornalisti di difendere la famiglia. «L'informazione è un bene essenziale per qualsiasi persona che si voglia titolare dei diritti di cittadinanza, tanto che nella società contemporanea o si è cittadini informati o non si è cittadini», aggiunge il presidente della Fnsi Franco Siddi.
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno 25/01/2006