La proposta del Comune s'inserisce nel progetto del museo del territorio
Si punta sul recupero delle attrezzature industriali dismesse nel corso degli anniMargherita di Savoia
Dalla sinergia fra pubblico e privato potrebbe nascere nei prossimi mesi il "Parco Naturale delle Saline". La proposta operativa è nata dall'assessore alla cultura Enzo De Pietro intento nella realizzazione di un parco naturalistico museale collocato in zona Cappella. Il progetto, attualmente al vaglio del presidente dell'Atisale Francesco Valerio, si colloca nella volontà di ampliare il progetto del Polo Museale Territoriale, i cui lavori sono partiti in questi giorni e la cui ultimazione è prevista entro il mese di giugno.
L'obiettivo del progetto è quello di valorizzare il Museo esistente mediante il recupero di altre attrezzature industriali dismesse e conservate dalla salina; il miglioramento della fruibilità del museo con la creazione di un percorso di visita adatto anche ai bambini nonché la realizzazione di un laboratorio didattico e l'avviamento del museo virtuale con l'attivazione di telecamere a ponti radio sulla zona umida. L'esiguità dei fondi a disposizione, non permette all'amministrazione di completare il percorso espositivo delle attrezzature industriali dimesse, che cominciando dall'aria adiacente l'impianto Sali Scelti, sarebbe dovuto arrivare fino all'ex autorimessa locomotori, costringendola a limitare il percorso alla sola area adiacente l'impianto Sali Scelti.
Considerata la sensibilità dimostrata da Atisale in materia di politica ambientale, è reale una fattiva collaborazione della società nella realizzazione di un intervento che permetterebbe sin dalla prossima estate la più completa fruizione del percorso museale. Il progetto mira al recupero ed alla riqualificazione ambientale e architettonica dell'asse infrastrutturale che collega l'arteria stradale per Trinitapoli, con l'area "depositi e manutenzione" delle Saline collocata presso l'edificio Nervi. Si tratta di un'area di enorme interesse sotto il profilo sia ambientale, che urbanistico e culturale: sintesi della storia e del carattere stesso della nostra città, stigmatizzata dallo stretto rapporto tra paesaggio salino e natura produttiva delle sue acque.
Un'area, oggi, però, "compromessa" dagli effetti inquinanti sulla salute pubblica derivati dalla attività svolta dall'ex stabilimento Saibi per oltre cinquant'anni e per la quale vale sottolineare l'urgenza di un'operazione di ampio bonificamento. A partire da questi principi, il progetto si propone l'obiettivo concreto di rivalutare l'intero asse, finalizzando l'intervento alla creazione di un vero e proprio parco naturalistico-museale sponsorizzato dalla Atisale Spa, e volto allo sviluppo di attività culturali e sociali legate alla divulgazione delle risorse ambientali del territorio senza dimenticare la valorizzazione della storia inerente i processi e gli strumenti produttivi del Sale, prevista attraverso la esposizione di reperti di archeologia industriale.
Cosimo Damiano Damato
Fonte: La Gazzetta della Capitanata 26/01/2006