13/04/2011. CANNE DELLA BATTAGLIA - DENUNCIA DELLE ACLI: PROVINCIALE "SALINELLE", TRAFFICO SEMPRE PIU' A RISCHIO.
Traffico sempre più intenso sulla «Salinelle», aumenta il pericolo di incidenti anche per la presenza di mezzi pesanti.
La segnalazione ci giunge dal vicepresidente Acli (Associazione Cristiane Lavoratori Italiani), Gioacchino Cascella.
«La strada provinciale n. 21 “ex 3” chiamata delle “Salinelle” che collega il tratto dalla “16 bis” a Canosa - segnala Cascella - ultimamente è molto frequentata da mezzi pesanti e, in particolare, da autocarri che sin dal mattino presto, circa verso le 6 e le 6.15, iniziano a percorrere questa arteria.
Una strada che è molto stretta soprattutto nel tratto compreso tra lo svincolo della statale “16 bis” e la stazione di Casalonga - prosegue Cascella - in questo tratto gli autotrasportatori guidano con una certa spregiudicatezza creando notevoli pericoli con gli altri mezzi in transito soprattutto nel tratto compreso tra le località “Madonna del Petto” e “Canne della Battaglia” caratterizzato da una serie di curve».
«La “Salinelle” è da tempo dimenticata dalle istituzioni - conclude Cascella - credo che l’intervento più opportuno sarebbe quello di ampliare la strada così come già fatto nel tratto che da “Casalonga” verso Canosa».
La situazione, inoltre, è diventata ancor più delicata con la conclusione dei lavori del sovrappasso ferroviario nei pressi del raccordo con la vecchia statale «16 Adriatica».
Il «ponte» ha reso più facili i collegamenti tra le tre strade parallele (ex statale “98”, statale “16 bis” e ex statale “16 Adriatica”) per cui molti autotrasportatori, come confermato proprio da Cascella, utilizzano tale «scorciatoia».
Tale arteria non solo è molto frequentata dagli agricoltori ma è anche percorsa dai visitatori che si recano nella cittadella archeologica di Canne della Battaglia.
Non solo ma con il sopraggiungere del bel tempo la strada diventa un’importante arteria di collegamento dei centri dell’interno con le località balneari della costa, in particolare Margherita di Savoia.
Non va comunque dimenticato che eventuali interventi sulle “Salinelle” si presentano abbastanza complessi sia per le caratteristiche morfologiche del territorio (si tratta delle colline di Canne, ultimi contrafforti prima della valle del fiume Ofanto) che per l’eventuale presenza di siti archeologici non ancora rilevati.
Pino Curci
Fonte: La Gazzetta del Nord Barese
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