"Alle 23, il salotto delle Puglie", il talk show condotto da Alfredo Nolasco, presenta domenica 1° maggio una puntata dedicata alla seduzione, in particolare con riferimenti al Mediterraneo ed alle protagoniste del tempo classico, da Cleopatra a Didone, da Arianna a Medea...

Nell'occasione, Nino Vinella ha presentato la riproduzione del capo di abbigliamento ispirato alla nobildonna cartaginese del tempo di Annibale, creato dall'Ipsia Archimede di Barletta nel 1997 per il Progetto Annibale nell'ambito dei XIII Giochi del Mediterraneo di Bari.

Oltre ad uno splendido abito da sposa davvero seducente del noto atelier di moda "Donna High Fashion" della famiglia Landriscina, originaria di Trinitapoli, in corso Garibaldi a Barletta.

In questa scheda di approfondimento, la nostra socia Luciana Morra ci racconta la seduzione nell'antichità...

Riflettere sul significato di ‘seduzione’ non è così banale come potrebbe apparire ai più, ma conduce all'esplorazione di un mondo tanto misterioso quanto affascinante dell'essere uomini e donne.

Parlare oggi di seduzione significa contestualizzarla nella nostra specifica cultura, perché è proprio quest’ultima che ne determina non solo le abitudini ma anche lo specifico significato, per evitare fraintendimenti. La seduzione non è banalmente la conquista erotica. Il termine deriva dal latino [se = a sé, ducere = condurre, guidare] ed indica la raffinata capacità -non solo erotica- di attrarre, un magnetismo in grado di sviare altre persone da intenti e distrazioni verso di sé. Per seduzione s’intende, dunque, quella specifica abilità o capacità di suscitare fascino e attrazione. Uomo e donna utilizzano segnali diversi per sedurre che nel tempo hanno subito evoluzioni e cambiamenti.

A differenza dell’uomo, la donna ha mantenuto costante nel tempo le sue strategie di seduzione, ha modificato, però, il suo atteggiamento verso la seduzione. Questo cambiamento è dovuto principalmente alle nuove abitudini culturali.

Luciana Morra