01/05/2011. CANNE DELLA BATTAGLIA - IN GRAVE PERICOLO LA STORICA FONTANA DI SAN RUGGIERO (XII SECOLO): ADESSO ANCHE A RISCHIO DI CROLLO DOPO GLI ATTI VANDALICI! ULTIMO APPELLO PER SAPERE A CHI APPARTIENE E SALVARLA TUTTI INSIEME. .
Ora è anche a rischio di crollo la storica Fontana di San Ruggiero a Canne della Battaglia, deturpata dai vandali con i graffiti a base di vernice spray, graffiti mai rimossi nemmeno dopo tantissime denunce sui media. Ma se questo sembrava già scandaloso di per sé, dall’ultimo sopralluogo eseguito questa domenica mattina 1° maggio è risultato evidente il peggioramento della situazione già denunciata mesi addietro dal Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia: lesioni alle strutture murarie portanti esterne, crepe alla volta della copertura risalente al XVI secolo come l’intero manufatto, copiose infiltrazioni di acqua piovana dal tetto disconnesso, erosione e scomparsa del materiale tufaceo dal portale d’ingresso.
Un quadro reso ancor più allarmante nella sua crudezza dall’opera di bonifica effettuata una settimana fa dalla Barsa: dopo l’avvenuta pulizia dell’aia antistante da erbacce e sterpaglie varie, il sito della fontana oggi si mostra in tutta evidenza come abbisognevole di provvedimenti d’emergenza per evitare l’ulteriore degrado e la rovina completo dei luoghi.
L’ultimo restauro, attestato da una piccola lapide, risale al 1985: ma anche dopo gli sconosciuti “predatori” si sono accaniti e vi hanno rubato lo stemma di pietra esistente sulla facciata, nonché tentato di fare bottino di un’altra piccola vasca poi abbandonata davanti.
Coeva all’epoca del vescovo di Canne elevato poi a protettore di Barletta (XII secolo), ampliata e rimaneggiata nel Cinquecento con la caratteristica costruzione quale sito protetto come abbeveratoio sulla vie della transumanza a servizio della soprastante Masseria detta di Canne, la Fontana di San Ruggiero riesce ancora a donare un piccolo zampillo di acqua dalla falda freatica ed a regalare la suggestione del tempo antico.
In sua difesa si sono finora mossi il liceo Classico Casardi, col gesto della simbolica adozione dopo un intero anno scolastico dedicato al suo studio ed alla conoscenza, con tanto di spot “pubblicità progresso” ed un significativo progetto finale premiato dalla Regione Puglia, ed il FAI (Fondo Ambiente Italiano) resosi disponibile attraverso la Delegazione di Andria-Barletta-Trani ad un complessivo intervento di restauro nel rispettivo delle proprie competenze statutarie.
Il nostro Comitato, fin dalla scoperta (inizio 2008) dei demenziali graffiti sul vascone medievale di pietra tagliata avvenuta con la pubblicazione su Youtube del filmato per mano degli stessi anonimi autori, contro i quali è stata presentata denuncia-querela per atti vandalici, ha sempre fatto pressing con la mobilitazione del volontariato: quest’anno è ancora possibile donare infatti il 5x1000 dell’Irpef contro lo scempio come gesto minimo ma tangibile.
Ma tutto ciò evidentemente non basta ancora a salvare la Fontana di San Ruggiero.
Oggi bisogna fare di più, molto di più prima che sia davvero troppo tardi. Come?
E’ necessario accertare a chi essa appartenga per legge, bisogna risalire al suo proprietario effettivo, cosa non facile anche per il Comune di Barletta (bloccato dalla privacy catastale), ma che è l’unica garanzia per attivare il processo degli atti amministrativi necessari alla cantierizzazione delle opere di salvataggio.
Infatti, a dispetto della voce popolare che l’accredita da sempre come bene di tutti, la Fontana è pubblica ma per solo l’uso che se ne fa della sua acqua di risorgiva: essa, come manufatto costruito, insiste su di una particella catastale riferibile (per quanto è dato di sapere) ad un soggetto privato, il quale deve necessariamente e responsabilmente concedere il suo permesso o garantire l’eseguibilità dei lavori con l’ok prima di passare alla fase esecutiva del progetto.
Purtroppo, non aiuta in tutto questo labirinto di burocrazia nemmeno la situazione venutasi a creare per l’accertamento di proprietà della soprastante masseria da parte della Polizia Municipale dopo analogo esposto teso ad appurare chi siano o reali proprietari o possessori dell’intero comprensorio.
Affidiamo così all'opinione pubblica quest’ultimo quasi disperato “sos”: sapere a chi appartiene la Fontana di San Ruggiero.
E speriamo che il nostro Santo Patrono possa far compiere davvero il miracolo, altrimenti nessuno potrà più salvarla dall’ormai imminente rovina.
LA REDAZIONE
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