01/02/2006. ARRIVA IL SIT, AIUTERA' A DIFENDERE IL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO.
Acquisizione, organizzazione, circolazione, gestione e valorizzazione del patrimonio culturale
ROMA - Il seminario è stato incentrato sulla presentazione del sistema informativo geografico, messo a punto al CNR dedicato alla conoscenza, gestione e valorizzazione del patrimonio culturale, finalizzato soprattutto alle attività delle strutture centrali e periferiche dello Stato operanti nel settore dei Beni Culturali, come interfaccia di dialogo tra il settore della ricerca e gli organi preposti alla tutela, gestione e valorizzazione del Patrimonio.
A questo scopo la presentazione del sistema prevede l’intervento delle Strutture e dei laboratori che collaborano alla raccolta dei dati ed all’implementazione, dei ricercatori di altre Università ed Istituti che sviluppano sistemi analoghi dialoganti in sinergia, e delle strutture del Ministero per i Beni e le Attività Culturali che gestiscono sistemi di catalogazione o pianificano operazioni di innovazione tecnologica, mirate alla conoscenza del patrimonio.
Da circa 10 anni diversi gruppi di ricerca, coordinati dal CNR, stanno sviluppando un sistema informativo basato sul catasto integrale dei beni archeologici individuati mediante la ricognizione capillare dei comprensori oggetto di studio, con il supporto delle tecnologie attuali e con la maggiore apertura operativa possibile; Il sistema è finalizzato non solo all’ambito della ricerca ma anche alla gestione pubblica del patrimonio archeologico, monumentale e ambientale ed utilizza le tecnologie necessarie, sia tradizionali che avanzate.
Si serve in modo sistematico delle documentazioni aerorilevate storiche e recenti, dalle prime riprese aeree del territorio nazionale della fine degli anni 20, alle foto di guerra, dell’Aeronautica italiana, della RAF, dell’USAF, della Luftwaffe ai più recenti documentazione digitale dei rilevamenti satellitari o dei sensori multibanda. Alla costruzione dei vari settori e all’implementazione dei dati contribuiscono diversi laboratori, istituti e gruppi di ricerca che riversano i risultati delle ricerche sul campo e delle elaborazioni successive in un nucleo centrale del CNR. Il Sistema Informativo Territoriale coordinato dal CNR, è stato realizzato negli ultimi anni, raccogliendo anche le esperienze ed le tecnologie messe a punto in un decennio di applicazioni di strutture di ricerca delle Università e del CNR e testato attraverso successivi affinamenti in una serie di campioni territoriali rappresentativi della situazione nazionale ed in buona misura replicabili nelle regioni meridionali dell’Europa e nel Nord Africa.
Il sistema è nato nel quadro delle attività del Progetto Mezzogiorno del CNR, in particolare è stato progettato e sviluppato nell’ambito del progetto strategico 221100 dal laboratorio di Topografia antica CNR – Università di Lecce; successivamente la ricerca poi in parte confluite nel Dipartimento per i Rapporti con le Regioni, oggi Ufficio II “Sviluppo ed applicazione dei Sistemi Informativi Territoriali” della Direzione Generale del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Il SIT, impostato per il patrimonio archeologico è ovviamente pensato in funzione di tutti i settori di competenza del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con particolare attenzione ai beni monumentali, paesaggistici ed all’ambiente, ma funzionale anche alla gestione del patrimonio di beni mobili. E’ utilizzabile a tutti i livelli (catasto, gestione di reti e servizi, censimenti, problemi del territorio e della gestione agricola etc.) da tutte le amministrazioni regionali o comunali non solo nazionali , applicandolo e modificandolo secondo le diverse necessità e procedure. Il SIT, come tutti i moduli GIS, permette interrogazioni spaziali, geografiche, alfanumeriche, integrate in più direzioni; è basato su un quadro generale di riferimento cartografico molto rigoroso e su banche dati appositamente strutturate per i vari settori della ricerca. Gran parte dei dati sono stati reperiti mediante analisi diretta sistematica del territorio e schedatura analitica, dall’analisi di diversi tipi di immagini aerorilevate, al fine primario della conoscenza e quindi della creazione di un catasto dei beni esistenti che una volta conosciuti formalmente, cioè accatastati, dovranno essere ulteriormente studiati, tutelati ed, ove possibile, valorizzati.
Alla costruzione dei vari settori ed all’implementazione dei dati contribuiscono i diversi laboratori e gruppi di ricerca collegati che riversano i risultati delle ricerche sul campo e delle elaborazioni successive in un nucleo centrale di coordinamento costituito presso la sede centrale del CNR: Unità operative dell’Università di Lecce, dell’Università di Napoli Federico II, dell’Università di Viterbo.
Fonte: Consiglio Nazionale delle Ricerche
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