06/02/2006. In 30 regole il galateo in Chiesa.
L'Ufficio Liturgico della diocesi di Pistoia distribuisce un pieghevole ai fedeli e raccomanda: ''Spegni il cellulare, fai bene e senza fretta il segno della croce e nella preghiera... vai a tempo''
PISTOIA - Spegni il cellulare, fai bene e senza fretta il segno della croce, evita scollature e calzoncini: si declina in una trentina di norme il galateo – “Come comportarsi in chiesa” – distribuito in forma di pieghevole alle chiese della città dall’Ufficio Liturgico di Pistoia, diretto da don Luca Carlesi. “Regole semplici e spesso intuitive – commenta don Luca – ma che è opportuno ripetere per facilitare un approccio responsabile e adeguato in chi vuole rapportarsi con l’Alto”. Si invita alla puntualità (“Cerca di essere puntuale alla messa, altrimenti potresti disturbare il raccoglimento”) e alla sobrietà nell’abbigliamento (“Evita certi modi di vestire – scollature, calzoncini, minigonne, calzoni bassi – e distingui l’abbigliamento adatto alla chiesa da quello per il tempo libero”), si dettano regole nuove (“Quando entri in chiesa spegni, per favore, il cellulare”) e regole tradizionali (“Non masticare gomme o caramelle, sarebbe irriguardoso ed eventuale causa di sporcizia”) e si suggeriscono gli atteggiamenti giusti (“Fai bene e senza fretta il segno della croce con l’acqua benedetta” oppure “Il luogo dove si conserva l’Eucarestia è segnalato da una lampada rossa, simbolo della tua fede. Adora in ginocchio Gesù Cristo presente; se passi davanti a Lui, fai una corretta genuflessione piegando il ginocchio fino a terra, oppure fai un inchino profondo”).
Il pieghevole ricorda anche il rito ed il senso della comunione eucaristica. Cinque le regole se il fedele sceglie di ricevere la comunione sulla mano: sdi rispetta il proprio turno nella fila, ci si presenta al ministro con la mano sinistra stesa sopra la destra e con il palmo aperto e rivolto verso l’alto, si risponde amen, si porta l’ostia alla bocca davanti al ministro o appena spostati di lato e si torna al proprio posto e ci si raccoglie in silenzio. Nel bon ton dell’ufficio liturgico c’è anche l’invito a non temere di stare “in prossimità dell’altare” e l'invito n elalpreghiera ad andare ''a tempo''.
Fonte: © Copyright Redattore Sociale 02/02/2006
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