La mostra, promossa dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia -Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia e dal Comune di Ascoli Satriano, con il patrocinio della Provincia di Foggia, Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, mette bene in evidenza lo scenario della ricchezza e del privilegio di Ausculum, importante centro del Carapelle, attraverso l'accurata regia e l'evidente strategia del potere che segnano le tombe del lusso in un ampio arco cronologico.
Tra le varie tematiche dell'archeologia della morte il carattere ostentatorio dei beni di lusso coagula da sempre interessi e giudizi di valore.
Particolari apprestamenti della struttura funeraria e la preziosità intrinseca di oggetti realizzati in materiali pregiati (oro, argento, ambra, vetro, ecc.) diventano strumenti di identificazione della pluralità di riferimenti del lusso funerario, che rinviano al sacro, all'ideologia, ai percorsi e alle vicende di una collettività umana.
Il plusvalore attribuibile a particolari categorie di oggetti, portatrici di significati che vanno di volta in volta storicizzati, è nella visibilità e nell'ostentazione degli stessi di fronte a una comunità che attribuisce significatività e prestigio ai segni della ricchezza e dell'esclusività.
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