25/07/2011. CANOSA - LA RISCOPERTA DI BOEMONDO IN UN GRANDE CONVEGNO.
La figura di Boemondo d'Altavilla (1058-1111), uno dei più importanti personaggi della storia di Canosa, è stata discussa ed approfondita nella "tre giorni" di convegno intitolato "Boemondo d'Altavilla, un normanno tra Occidente e Oriente", tenutosi nell'auditorium del Centro Servizi Culturali di Canosa di Puglia il 5, 6 e 7 maggio scorsi.
La manifestazione si è svolta sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica (oltre al patrocinio di vari enti locali, nazionali ed internazionale) ed è stata organizzata dal "Comitato per le Celebrazioni del IX Centenario della morte di Boemondo I d'Altavilla", un ente composto dal Comune di Canosa di Puglia, dalla Fondazione Archeologica Canosina e dalla Società di Storia Patria di Puglia, sez. di Canosa.
Questo evento non ha soltanto celebrato i 900 anni dalla morte del principe normanno/crociato (1111-2011), ma soprattutto ha voluto illustrare i vari aspetti di questo personaggio storico, forse ancora poco conosciuto ai più, attraverso i contributi di autorevoli docenti e studiosi.
Anche quest'anno, dunque, la città ha avuto l'onore di ospitare un evento culturale di fama internazionale, grazie alla partecipazione di numerosi relatori italiani e stranieri.
Nella movimentata vita di Boemondo, in questo convegno non c'è stato un aspetto che non sia stato trattato. Ad esempio, nel primo giorno di attività (5 maggio), C. D. Fonseca (Accademico dei Lincei) ha parlato della figura e del mito di Boemondo, J. M. Martin (CNRSF, Parigi) ha parlato di Boemondo come erede di Roberto il Guiscardo e A. Kiesewetter (Università di Wurzburg) ha presentato i suoi studi sulla signoria del principe normanno.
Nel pomeriggio, T. S. Asbridge (Queen Mary University, Londra) ha approfondito la questione sul Principato di Antiochia, V. Von Falkenhausen (Univ. Tor Vergata, Roma) ha parlato dei rapporti tra Boemondo e Bisanzio, L. Russo ha descritto la prima Crociata (Univ. Europea, Roma), G. Andenna (Univ. Cattolica, Milano) ha relazionato sui rapporti tra Boemondo e il Papato e infine F. Delle Donne (Univ. della Basilicata) ha elencato le fonti letterarie attinenti.
Il giorno successivo (6 maggio) l'attività mattutina ha ripreso con relazioni sulle fonti documentarie su Boemondo, elencate da P. Cordasco (Univ. di Bari); G. Colucci (Circolo numismatico pugliese) ha parlato della monetazione del tempo, quindi P. Dalena (Univ. della Calabria) ha descritto gli itinerari del personaggio.
La seduta pomeridiana è cominciata con l'intervento di G. Bertelli (Univ. di Bari) sulla Canosa all'epoca di Boemondo, così come F. Panarelli (Univ. della Basilicata) ha parlato della Venosa dello stesso periodo; C. Andenna (Univ. della Basilicata), poi, ha relazionato sui rapporti tra Boemondo ed il monachesimo, infine M. Falla Castelfranchi (Univ. del Salento, Lecce) ha descritto il mausoleo canosino, al quale è seguita la visita in cattedrale ed allo stesso monumento.
Sabato mattina, 7 maggio – ultimo giorno di convegno –, sono stati approfonditi gli studi sul mausoleo, grazie agli interventi di L. Derosa (Univ. di Bari), sulla decorazione marmorea dell'edificio; di M. Delli Santi (CNR Ibam), sul reimpiego dei marmi antichi; di P. Belli D'Elia (Univ. di Bari) che ha parlato delle porte di bronzo e quindi di F. Vona che ha relazionato sui restauri alle stesse porte, parlando poi delle altre porte bronzee in Puglia.
Infine, la rassegna convegnistica è stata chiusa da H. Houben (Univ. del Salento).
Hanno presieduto, inoltre, i lavori studiosi di fama come: O. Zecchino (Presidente Centro Europeo di Studi Normanni), M. Matheus (Direttore Istituto Storico Germanico, Roma), E. Monestò (Presidente del Centro di Studi sull'Alto Medioevo), R. Licinio (Univ. di Bari) e C. D'Angela (Presidente Storia Patria per la Puglia).
Ancora una volta Canosa ha ospitato un grande evento di notevole contenuto; grazie a questi appuntamenti potrebbe aspirare ed essere una città culturale di riferimento nella BAT, un ruolo possibile per mezzo di una continua programmazione e valorizzazione turistico-culturale, insieme ad una partecipazione più attiva della cittadinanza.
Francesco Specchio
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