Riceviamo e volentieri pubblichiamo l'intervento di un nostro assiduo Lettore. Torneremo in argomento con maggiori dettagli...

LA REDAZIONE

Oggi, 1 agosto 2011, ho ritirato dall’ufficio I.A.T. di Barletta la Vostra pubblicazione “CITTÀPERTE BARLETTA ANDRIA TRANI 2011 PUGLIAIMPERIALE” e, già ad una prima fugace presa visione, mi è balzato immediatamente agli occhi qualcosa che mi ha lasciato, a dir poco, molto perplesso.

A pag. 2, nell’elenco dedicato alle chiese, l’unica riportata per la Barletta, denominata “la città delle cento chiese” (!), è quella della Madonna degli Angeli e, per giunta, proprio la sola che è quasi sempre chiusa, ma per l’occasione, con “apertura straordinaria ogni venerdì di luglio e settembre”.

La Cattedrale, la Basilica del Santo Sepolcro, le chiese di Sant’Andrea, del Purgatorio, di S. Giacomo Maggiore, di Sant’Agostino - solo per citarne pochissime - sono di enorme interesse storico-artistico, e sono sempre aperte. Altre importantissime chiese (Santa Maria del Carmine, la Basilica di San Domenico, ecc.) possono essere visitate in giorni particolari della settimana.

Come mai nell’elencazione delle chiese Barletta, a differenza delle altre città, è stata ignorata e non si è fatto per niente cenno ai molti palazzi antichi, al colosso bronzeo Eraclio, simbolo della città, ed al sito archeologico di Canne della Battaglia?

È un vero peccato che i turisti non abbiano un’indicazione più completa, anche se sintetica.

Apprezzo il Vostro impegno; in fiduciosa attesa di riscontro, porgo distinti saluti.

Antonio Francesco Giuseppe Pignatelli