L'ex sindaco Renato Russo, nato a Occhiobello in provincia di Rovigo e trapiantato a Barletta negli anni Sessanta sulle orme della famiglia trasferitasi qui per le esigenze di lavoro del papà (funzionario statale), primo di numerosi fratelli, una sudata laurea in legge a lezione del compianto prof. Renato Dell'Andro (sottosegretario di stato alla P.I.) e già dipendente amministrativo di una nota industria barlettana del settore cementiero, capocorrente dell'ala morotea e più volte segretario politico del partito scudocrociato ai tempi in cui Giuseppe Giacovazzo dirigeva La Gazzetta del Mezzogiorno (Anni Ottanta), attuale editore a capo della Rotas Srl (Rotas Surone é infatti l'anagramma del suo nome e cognome) e scrittore di ampia bibliografia sui temi della storia locale e dintorni, ha "dedicato" al nostro Direttore la lettera pubblicata sul numero di Agosto de Il Fieramosca in edicola...
http://www.ilfieramosca.it/canne/8_11_lettera.html
E come si fa su Facebook, ecco il profilo di Renato Russo
IERI...
IL PENTAPARTITO A BARLETTA IN FORMATO PRIMA REPUBBLICA: SINDACO RENATO RUSSO
Metà anni Settanta. In quei tempi, Renato Russo era interessato soprattutto al "Buon Senso", storica testata di area cattolica della Democrazia Cristiana di Barletta, allora diretto per nomina politica dal consulente commercialista Gaetano Salvemini (che usava come firma lo pseudonimo di GAS).
Il "Buon Senso", dopo alterne vicenda collegate alla scalata politica di Renato Russo in vetta al Comune di Barletta, divenne un giornale periodico troppo limitato per le prospettive politiche di crescita del soggetto.
Venne allora ripescato, da parte del giovane Nino Vinella, neo giornalista pubblicista e Corrispondente de La Gazzetta del Mezzogiorno, candidato alle elezioni comunali del 1975 con Raffaele Grimaldi e l'attuale presidente del Barletta Calcio Roberto Tatò, "Il Fieramosca", gloriosa e molto più antica testata indipendente di fine Ottocento, di cui venne indicato ad assumere prima il ruolo di segretario di Redazione e poi di Condirettore.
"Il Fireramosca" veniva stampato da Rizzi & Del Re, valorosa tipografia esistente nei locali a fianco della Galleria del Teatro Curci su Corso Vittorio Emanuele, al tempo in cui Renato Russo tentava la scalata a sindaco di Barletta, alleandosi da ogni parte e soprattutto col defunto avv. Giuseppe Palmitessa che, pur essendo un militante doroteo facente capo all'on. Vito Lattanzio, venne blandito e convinto da Renato Russo a cambiare strada. Effettivamente le arti della seduzione del male risalgono al serpente della Genesi...
Una di quelle sere, poco prima di chiudere il Buon Senso con l'edizione straordinaria per l'imminente elezione del Sindaco, venne riscritto sul bancone della tipografia l'articolo di fondo: era stato Russo ad imporre questa rivoluzione, come si addiceva a chi era il vero padrone dell'allora politica dc a Barletta con l'uso della stampa... Corsi e ricorsi storici.
Decisamente altri tempi ed altri metodi politici... Soltanto lo scomparso avv. Michele Tupputi, divenuto anch'egli sindaco, amava definire Renato Russo, all'epoca esponente di punta del GIP (Gruppo di Impegno Politico) Alcide De Gasperi, come "u' pazz" (culturalmente parlando, s'intende) ispirato dalla vis politica.
Politica degli Anni Ottanta, delle varie Giunte di Pentapartito, di vari processi ed inchieste giudiziarie con navigazione a vista fra gli strumenti dell'edilizia convenzionata, articolo 51, etc etc (dobbiamo scomodare gli archivi del Palazzo di Giustizia a Trani, per caso?) dove i cittadini della cosiddetta Prima Repubblica eleggevano prima e solo il Consiglio Comunale, che a sua volta eleggeva il Sindaco...
Ogni tattica poteva dunque risultare valida, compresa quella di impossessarsi della diligenza di turno: espressione usata più volte e che potremmo riproporre con adeguate scansioni a beneficio della Verità vera e non di quella di comodo ad uso e consumo di chi usa metodi del genere.
OGGI...
RENATO RUSSO FA LO SCRITTORE E L'EDITORE DI SE STESSO
Dagli inizi degli anni Novanta, il soggetto intraprende la strada dell'editoria, con sempre più forti presenze, specie nel campo della pubblicistica sostenuta peraltro finanziariamente dalla Curia e dintorni per varie pubblicazioni, producendo una raffica di libri e volumi storici, molti dei quali acquistati direttamente dal Comune di Barletta (Ufficio Staff del Sindaco) per essere oggetto di omaggio nelle varie rappresentanze nonché alimentare presenze istituzionali all'interno de Il Fieramosca quale house organ dell'amministrazione comunale.
In pari tempo, vengono depositati vari progetti a sfondo commerciale-editoriale molti dei quali anche nel grembo di VISION 2020, aventi ad oggetto il marketing territoriale.
E' forse uno dei pochi esempi di casa editrice in tutta Italia dove, a consultare il suo sito web, la bibliografia dei testi editati é costituita per un buon 95 per cento dal medesimo editore in veste di scrittore...
Dunque, ex politico, editore, scrittore, giornalista pubblicista iscrittosi all'Ordine per motivi ed esigenze connesse, tessitore di trame a filo multiplo etc etc
Si ha inoltre notizia di vari procedimenti giudiziari intentati da chi si é sentito leso nella sua dignità da affermazioni fatte a mezzo stampa sul periodico della casa editrice.
A sdrammatizzare la situazione ecco nel frattempo, sempre su Facebook, il delizioso Michele Guevara - attraversando il Reame di Barlettania al tempo delle dimissioni di Re Nicola II - ha dedicato in questa sua saga mediatica di sicuro successo nella platea virtuale del social network i personaggi dell'attuale cronaca cittadina, con Vinellum Cannensi ma anche con RUSSONE DA FIERAMOSCA. Guarda un pò...
LeggeteVi tutte le puntate: c'é davvero da sbellicarsi, come pure da riflettere...
Mettete a paragone.
Buona lettura e... a Voi tutti il giudizio finale!
Compreso, ovviamente, ogni altro eventuale suggerimento entro novanta giorni...
LA REDAZIONE