18/08/2011. TRANI - VENERDI' 19 AGOSTO LA PARROCCHIA DI S. MAGNO IN FESTA PER IL PROPRIO SANTO PATRONO.
Domani, a Trani, nella Parrocchia San Magno (Via Giorgio Almirante, 38-40), comincerà per la prima volta la novena in preparazione alla festa liturgica di S. Magno, Vescovo e Martire. C’è grande attesa, oltre che entusiasmo e gioia, nella giovane comunità parrocchiale guidata dal Parroco Don Dino Cimadomo, che si appresta a celebrare il santo al quale è dedicata la Parrocchia, istituita il 24 novembre 2011 e le cui attività sono cominciate in data 30 gennaio 2011. “La novena - dichiara Don Dino – osserverà i seguenti orari: ore 18.00, rosario meditato; ore 18.45, preghiera a S. Magno; ore 19.00, S. Messa. L’omelia sarà dedicata alla conoscenza del nostro Santo. L’Arcivescovo ed io siamo in contato con la diocesi di Anagni, dove sono conservate le spoglie mortali di S. Magno, al fine di ottenerne una reliquia”. La novena si concluderà il 18 agosto. Il 19 agosto in tutta l’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie si farà la memoria di S. Magno, vescovo e martire, e in Parrocchia, per usare la terminologia liturgica, sarà solennità. Il colore dei paramenti sacri sarà il rosso ad indicare il martirio subito da S. Magno. Nella Parrocchia, momento culminate della festa sarà alle ore 19.00, sul terreno, nel quartiere Stadio, su cui sorgerà la chiesa parrocchiale: è prevista una solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Mons. Giovan Battista Pichierri, durante la quale avverrà il rito della implantatio crucis (sarà impiantata nel terreno la croce) e della benedizione del terreno. Seguirà uno spettacolo di fuochi pirotecnici. San Magno di Anagni (o da Trani), vescovo e martire (fonte www.santiebeati.it) San Magno, figlio di un certo Apollonio, nacque a Trani verso la fonte del II secolo. Sin da piccolo, per aiutare la famiglia, si dedicò alla pastorizia e, consigliato dal padre, comprò un piccolo gregge e devolvette il ricavato prevalentemente ai poveri. Ricevette il battesimo dal vescovo Redento insieme con suo padre. Alla morte di Redento, Magno fu chiamato dal popolo e dal clero a succedergli, rivelandosi ardente di carità e zelo. Si impegnò nella diffusione del Vangelo prima nell’agro di Fondi, poi ad Aquino, città ducale, ed infine presso Anagni. In questa città battezzò una giovane di nome Secondina, che anch’ella come lui sarebbe poi morta martire. Sfuggito alle ire di un certo Tarquinio, Magno si recò a Roma, ma quando era ormai di ritorno fu scovato da alcuni soldati a pregare in una grotta a Fondi. Chiese loro di non ucciderlo subito e così avvenne, ma dopo aver atteso invano e trovatolo morto, lo decapitarono presso Fabreteria, nel Lazio. Curiosa è la storia delle reliquie del santo, che intorno al IX secolo furono traslate a Veroli da un certo Platone. Muca, sovrano saraceno, profanò il luogo gel sepolcro trasformandolo in una stalla. Trovati in seguito i cavalli morti, restò impaurito e gettò fuori le spoglie del santo, invitando gli anagnini ad acquistarlo a prezzo d’oro. Questi accettarono ed alla presenza del vescovo Zaccaria avvenne la traslazione nella cattedrale di Anagni con grande concorso di popolo. Succesivamente San Magno fu proclamato patrono della città, ma il santo è inoltre venerato anche a Colle San Magno, sempre in provincia di Frosinone. Questo santo non va confuso con il suo omonimo venerato nel cuneese, leggendario martire della Legione Tebea, anch’egli festeggiato in data odierna. Il Martyrologium Romanum cita comunque solamente San Magno di Anagni. Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e Nazareth ABBIAMO PENSATO A TE Newsletter della Commissione Diocesana Cultura e Comunicazioni Sociali
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