22/08/2011. AMBIENTE - NO ALL'ABBATTIMENTO DEI DAINI ALL'AZIENDA PAPPARICOTTA: PLAUSO ALLA PROVINCIA BT DEL WWF PUGLIESE. ED ORA LE ADOZIONI CONTROLLATE.
Con la Determina Dirigenziale n° 1767 del 22/07/2011 i daini detenuti nell’Azienda provinciale “Papparicotta” possono tirare un sospiro di sollievo: non verranno più abbattuti.
La decisione della Provincia di Barletta Andria Trani è accolta favorevolmente dal WWF che ha avviato un tavolo di confronto per migliorare e implementare le condizioni di cessione gratuita degli animali.
Si consideri che il daino è un animale che fu introdotto in Italia dagli antichi Romani e trae origine dalla Turchia. Nessun autore di qualsiasi epoca ha mai accennato all’esistenza di un daino italico o europeo, fatta eccezione del “Daino Sardo” (Dama dama) estinto nel 1968 per mano dei cacciatori.
I daini sono quanto mai prolifici ed entrano fortemente in competizione con gli ungulati autoctoni, quali il cervo italico e il capriolo garganico, sottraendo loro cibo e territorio.
Occasionalmente possono essere anche aggressivi sia nei confronti degli animali che dell’uomo, soprattutto se in pericolo, ma non per questo il loro destino è l’abbattimento.
Partendo da questa analisi il WWF Puglia, d’intesa con le Strutture Territoriali Locali di Andria, Barletta e Canosa, ha fatto pervenire all’Ente Provincia una nota nella quale ribadisce la sua contrarietà all’abbattimento selettivo dei daini, dichiarandosi favorevole alla cessione gratuita a terzi, previa integrazione della D.D. n° 1767 con condizioni che sono ritenute di fondamentale importanza.
I daini, ad esempio, non possono essere ceduti ad aziende che li utilizzino a scopo di allevamento o circense.
Deve essere altresì esclusa la possibilità di macellazione e deve essere espressamente garantito il benessere e la corretta detenzione.
Tra le condizioni per la cessione è necessario inserire la clausola che il loro decesso dovrà essere seguito dallo smaltimento della carcassa come rifiuto speciale ovvero come alimentazione dei carnai per rapaci presenti sul Gargano e nella Murgia.
Qualora i daini fossero ceduti a parchi o enti che li vogliano rilasciare in libertà, ci deve essere l'obbligatorietà della sterilizzazione degli esemplari e il loro confinamento in aree controllate e recintate, in quanto la loro immissione in natura allo stato brado può arrecare seri danni al sistema ambientale e alle coltivazioni.
Pertanto la Provincia, pur non assumendosi nessuna responsabilità su ciò che avviene dopo la cessione, dovrà compiere approfondite indagini affinché tutti i prerequisiti siano rispettati.
Il WWF ha anche interpellato le masserie didattiche e le sue Fattorie del Panda che sarebbero anche disposte ad accogliere gli esemplari, purtroppo queste strutture non sono espressamente annoverate tra quelle previste per l'affidamento dalla D.D. n° 1767, occorre quindi una modifica che ampli il novero delle strutture in grado di farsi carico degli animali.
“Abbiamo avviato una fase di dialogo con le istituzioni affinché si possano trovare le migliori soluzioni”. È quanto afferma Mauro Sasso, referente per il WWF Puglia, che aggiunge: “È necessario sostenere economicamente le aziende che volessero adottare i daini con contributi economici per la costruzione della recinzione, il trasporto degli animali e l'eventuale sterilizzazione.
Ci rendiamo conto che questo spiacevole episodio rappresenta l’epilogo di scelte opinabili del passato ed ereditate dalla neo Provincia BAT, che si spera non si ripetano più in futuro, per questo abbiamo offerto la nostra piena collaborazione.
Desidero ringraziare il Col. Greco, il Ten. De Zorzi e il Presidente della V Commissione Di Pierro per la disponibilità dimostrata”.
Il WWF auspica che nel prossimo incontro con l’Ente Provincia si arrivi a delineare concretamente il miglior destino per i daini di Papparicotta e chiede con decisione che il Presidente Ventola accolga le richieste avanzate. WWF PUGLIA – WWF ANDRIA – WWF BARLETTA – WWF CANOSA
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