A caccia del mistero di Annibale. Archeologi e storici stanno battendo in questi giorni il monte Tifata, dove il condottiero cartaginese avrebbe vissuto per oltre un anno con quasi 20 mila uomini, durante i famosi 'ozi di Capua'.
In 22 secoli, i resti del suo accampamento non sono mai stati trovati.
Fonte: L'Espresso.it
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http://espresso.repubblica.it/dettaglio/a-caccia-del-mistero-di-annibale/2159343
PAOLO RUMIZ DESCRIVE COSI' GLI OZI DI CAPUA NEL SUO LIBRO DI VIAGGI SU ANNIBALE...
IL VIAGGIO/16. L'epopea della ricca Capua granaio di Roma. Sonno, amplessi e vino sbaragliano un esercito. Ma Annibale non abusò mai delle italiche. Grande madre Campania terra di donne e Giunoni
http://www.repubblica.it/2007/08/speciale/altri/2007annibale/annibale-16/annibale-16.html
IL VIAGGIO/18. Quando il generale passa il Volturno nella speranza che i nemici corrano in difesa della loro città mollando l'assedio di Capua. I popoli del lupo e gli ozi di Capua.
IL COMMENTO...
Anche in questi giorni, Annibale continua a fare bene il suo "secondo" lavoro: manager di se stesso. A distanza di quasi 2.300 anni, il condottiero cartaginese riesce sempre a suscitare quegli entusiasmi che altri personaggi storici smarriscono nell'oblìo della memoria collettiva.
Colpisce in questa operazione "Ozi di Capua" che, pur dando per scontata l'inesistenza di tracce materiali di quel lungo soggiorno generatore del più famoso luogo comune della nostra Storia, studenti, archeologi, docenti universitari e quanti altri abbiano dato corda all'idea di una estesa ricerca in zona finalizzata a farne campagna di pubblicità.
Risultato: grosso marketing d'immagine di un territorio spesso relegato ai margini, ritorni più o meno turistici, inseguimento della notorietà sui media... Inseguendo i resti dell'accampamento cartaginese, sorgeranno camping per visitatori attirati dalla suggestione di quelle storia così antiche da essere terribilmente moderne? Il sistema ha funzionato bene nel nord Europa, con interi villaggi preistorici su palafitte ricostruite dal nulla, perché dunque non dovrebbe da noi?
Parabola identica e precisa a quanto accadde in quel di Castelluccio Val Maggiore, nel foggiano, negli Anni Settanta quando da quelle parti si tentò di spostare laggiù la Battaglia di Canne. Battaglia che più la vuoi spostare da Canne e più la fai affondare storicamente con le sue radici solo qui, a Canne della Battaglia, nella valle dell'Ofanto, a pochi chilometri da Barletta, provincia BT.
Dobbiamo rifletterci un pò meglio e trarre intelligentemente noi degli auspici tipo: ma perché mai un pò dovunque si acciacciano a portarsi in giro Annibale come una icona? Tira, a quanto pare. E tato basta all'imprenditorìa locale di altre latitudini, meno che a quella barlettana, o per dir meglio di una certa politica solo da poco redentasi con la presentazione di una proposta di legge regionale a firma del Consigliere Ruggiero Mennea (PD) sulla scia di analoghe leggi regionale, Marche e Calabria, a valorizzare i siti della grandi battaglie storiche.
Lui che invece ci abita da sempre a Canne della Battaglia, rischia solo lo... sfratto esecutivo proprio per colpa dello Stato e, buon ultimo, adesso anche del Comune di Barletta con la beffa di un Antiquarium a metà ed un sito praticamente abbandonato a se stesso.
Ci vorrebbe si il fantasma di Annibale: ma inca... volato nero africano contro tutti questi "chiachielli" (che in napoletano vuol dire gente di tante chiacchiere e pochi fatti) da quattro soldi!
LA REDAZIONE