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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

07/09/2011.  TURISMO E BOOKSHOP CHIUSI – NEL CASTELLO DI BARLETTA E ALL’ANTIQUARIUM DI CANNE DELLA BATTAGLIA: MA LA COLPA? E’ SEMPRE E SOLO DEL COMUNE … DIRIGENTE SCOMMEGNA, DIAMOCI UNA MOSSA!.

In questa torrida estate 2011, tanto per aiutare il turismo, chiusi i bookshop (cioè le aree di servizio a disposizione proprio dei turisti) al Castello di Barletta ed all’Antiquarium di Canne della Battaglia.

Apparentemente gestiti l’uno su incarico del Comune e l’altro di una Soprintendenza persa a quadrare i conti dopo i tagli alla Cultura nazionale.

Invece, ad essere meglio informati, anche nel caso dell’Antiquarium di Canne della Battaglia, la colpa di questo grave disservizio (che penalizza e declassa ulteriormente il sito famoso al mondo per la vittoria di Annibale sui Romani nel 216 avanti Cristo) è sempre e solo del Comune di Barletta, firmatario nel febbraio 1999 di un Protocollo d’intesa che, mentre lo obbliga a pagare per tutto quanto accade lì dentro, lo espropria della gestione dei cosiddetti “servizi aggiuntivi”, bookshop e caffetteria con le visite guidate.

Nemmeno dopo le nostre tante tirate d’orecchio pubbliche a Sindaco Maffei e compagni, nemmeno dopo i licenziamenti avvenuti (tre lavoratori a casa da inizio anno), nemmeno dopo il preannuncio della proposta di legge regionale avanzata dal consigliere Ruggiero Mennea, il nostro beneamato Comune si è mosso: nemmeno dopo l’allontanamento dal ruolo dirigenziale della dottoressa Emanuela Angiuli la quale ebbe ad affermare al tavolo della giunta in pubblica adunata che “Canne della Battaglia è troppo difficile, mi occupo di altro, io”.

E nemmeno dopo il ritorno in sella come dirigente anche alla Cultura della dirigente Santa Scommegna alle attività produttive, dirigente con un discreto passato amministrativo (vicesindaco PDS nella giunta Dimiccoli del 1997) e perfino sindacale (segretario cittadino Confesercenti).

Quel Protocollo va stracciato immediatamente ed il Comune deve riprendersi la gestione integrale sito archeologico di Canne della Battaglia: la salvezza sta solo in questa... manovra a tenaglia! Le altre sono solo chiacchiere e perditempo.

Che altro dobbiamo aspettare, i comodi di chi altro, Signor Sindaco, di qualche altro "scienziato" che venga da fuori a riempirsi di tasche coi soldi nostri?

LA REDAZIONE





 

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