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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

13/02/2006.  Varato il ''Codice dell'Ambiente''.

Varato il ''Codice dell'Ambiente'': il Consiglio dei Ministri ha dato il
via libero definitivo, in terza lettura, al decreto legislativo
sull'ambiente che razionalizza la normativa ambientale in sei settori
chiave. Piu' di 700 pagine, 318 articoli e 45 allegati per riordinare le
eco-norme. Tra le novita' incentivi alle rinnovabili al Sud e
rafforzamento della clausola sociale per tutelare i lavoratori in alcuni
settori ambientali. Introdotti anche tempi certi per i procedimenti di
Valutazione di impatto ambientale. ''Una grande riforma di legislatura,
attesa da molti anni - ha detto il ministro dell'Ambiente, Altero
Matteoli - che ho fortemente voluto per far uscire l'ambiente da un caos
normativo in cui troppo spesso hanno potuto prosperare gli eco-furbi. Ora
il cittadino e l'imprenditore potranno avere a disposizione un Codice
dell'Ambiente chiaro e razionale che permettera' di compiere quel salto di
qualita' indispensabile per una reale tutela dell'ambiente''.
Il disegno di legge di delega e' stato approvato per la prima volta in
Consiglio dei
Ministri il 9 agosto del 2001 e ha concluso il suo iter parlamentare il 24
novembre del 2004. La Commissione di saggi istituita ad hoc per la
scrittura dei testi ha concluso il suo lavoro a settembre del 2005. Il
Consiglio dei Ministri ha approvato il testo in prima lettura il 18
novembre 2005 ed in seconda lettura il 19 gennaio 2006.
In particolare, il Codice ambientale nazionale recepisce otto direttive
comunitarie ancora non entrate nella legislazione italiana nei settori
oggetto della delega; accorpa le disposizioni concernenti settori omogenei
di disciplina, in modo da ridurre le ripetizioni; abroga cinque leggi,
dieci disposizioni di legge, due decreti legislativi, quattro d.P.R., tre
d.P.C.M. ed otto decreti ministeriali, cui sono da aggiungere le
disposizioni gia' abrogate e di cui viene confermata l'abrogazione da
parte dei decreti delegati. Forte impegno e' stato fissato per le
rinnovabili con priorita' di interventi finanziari per incentivare le
fonti pulite al Sud, soprattutto nell'ottica di raggiungere gli obiettivi
di Kyoto. Con il testo unico sull'Ambiente si rimette ordine anche al
sistema acque con la nascita dei distretti idrografici mentre viene
stabilito il principio del silenzio-rifiuto sulle infrastrutture. Nasce
inoltre l'Authority per l'acqua e i rifiuti creando cosi' due sezioni al
posto del vecchio Comitato di vigilanza sull'uso delle risorse idriche e
dell'Osservatorio nazionale rifiuti. Piu' potere inoltre alle Province in
materia di rifiuti. Il Codice dell'Ambiente stabilisce anche regole di
tutela maggiori per i lavoratori nei settori dell'acqua e dell'igiene
urbana. Il testo ha subito un lungo iter istituzionale al termine del
quale il Governo ha recepito tutte le condizioni poste dalle Commissioni
parlamentari.

(Fonte: ANSA).






 

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