Dietro diretto suggerimento anche dell’Assessore provinciale alle finanze, Dario Damiani (PDL), che il 2 agosto 2010 aveva ricevuto le vibrate proteste di numerosi cittadini e turisti presenti alle rievocazioni storiche per la Battaglia annibaliche ma con l’Antiquarium chiuso, il Comitato si era rivolto per tempo – esattamente con una mail in data 28 giugno - alla Direzione regionale Beni culturali di Bari, competente sulla promozione, per valorizzare proprio l’Antiquarium quest’anno (coinciso con la chiusura del bookshop) facendovi ospitare, a proprie spese, lo sportello filatelico di Poste Italiane per distribuire l’annullo filatelico e relativa cartolina celebrativa, entrambi tradizionali veicoli di gran movimento turistico e dunque attrattori di maggiori visite all’area archeologica.

La Direzione regionale, in successiva data 5 luglio e dunque abbastanza tempestivamente, risponde con lettera per conoscenza a mezzo fax in sede, informando la Soprintendenza archeologica di Taranto che “si trasmette in allegato, per gli adempimenti di competenza, la nota erroneamente pervenuta a questa Direzione regionale riguardante un’interessante iniziativa promossa dal Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia nell’ambito del 2227° anniversario della Battaglia di Canne, riguardante l’utilizzo degli spazi del bookshop per la diffusione dello speciale annullo filatelico commemorativo della storica battaglia e della coordinata cartolina celebrativa ufficiale”.

Nel totale silenzio della Soprintendenza, il Comitato quale tradizionale soggetto promotore ed organizzatore, e pur rispettoso della propria iniziale proposta tesa a sostenere l’immagine di un bookshop deserto ed improduttivo di effetti turistici, decide a malincuore ma responsabilmente di mantenere l’istanza a Poste Italiane e lo sportello filatelico si tiene con grande successo di pubblico nei giardini della Stazioncina di Canne della Battaglia, eletta ormai a luogo deputato delle attività stante l’inefficienza totale sia della Soprintendenza e sia dello stesso Comune di Barletta, il quale NON concede il suo patrocinio per la prima volta in decenni con ciò allineandosi alla polemica suscitata tale e quale in questi giorni sul mancato patrocinio al docu-film sul campione barlettano Pietro Mennea.

A controllare le date, ci si accorge infatti che il mese di giugno deve avere bloccato sia la mano del sindaco sia quella dell’ufficio staff dal prendere “politicamente” in esamee entrambe le richieste… Ma questo lo svelerà la storia della malapolitica a livello cittadino.

Paradosso nel grotteso finale di una storia che pensavamo ormai archivita e invece no... Ieri in sede perviene a mezzo posta ordinaria la risposta ufficiale della Soprintendenza al Comitato (per conoscenza a Poste Italiane, Direzione regionale Beni culturali e Direzione Antiquarium) datata è vero 25 luglio ma spedita incredibilmente dopo due mesi il 19 settembre da Bari centrale come da timbro rosso sulla rituale busta gialla ministeriale! Contenente questa risposta ufficiale: “Si riscontra la richiesta di codesto Comitato, acquisita con nota di trasmissione prot. n. 6363 del 5.7.2011 dalla Direzione Regionale. Questa Soprintendenza ritiene che le attività di annullo filatelico non possano svolgersi negli spazi dell’Antiquarium, in quanto l’iniziativa, curata da codesto Comitato, con evidenti finalità marcofile, non rientra tra attività promosse dalla Soprintendenza scrivente o affidate in gestione, ai sensi dell’art. 115 del D. Lgs 42/04, secondo un piano congiunto di valorizzazione dei beni culturali. Pertanto, la regolamentazione delle attività e la vendita di eventuali prodotti filatelici avverrà in spazi esterni alla struttura museale. Firmato il Soprintendente archeologo ad interim dott. Antonio de Siena”.

La morale e il giudizio finale sul tempismo degli organi dello Stato? Ai lettori e cittadini. Questa è l’Italia dei burocrati e delle mezzemaniche a stipendio fisso pagato da noi contribuenti: che se ne frega di un sito dove crollano antiche mura, dove i turisti non sanno come essere accolti, dove lo stesso Comune fa i dispetti alle associazioni e perde di credibilità ma che invece si preoccupa di far rispettare regolamenti con tanto di timbri e di firme. Ma ai posti giusti, mi raccomando... Che vergogna!

LA REDAZIONE