27/09/2011. "LA REGIONE DEVE RILEVARE E GESTIRE LA TRATTA BARLETTA-SPINAZZOLA COME METROPOLITANA DI SUPERFICIE CON LA FERMATA ALL'OSPEDALE DIMICCOLI" E' LA PROPOSTA DI RUGGIERO MENNEA (PD).
L’obiettivo del consigliere regionale del Pd è attivare una metropolitana di superficie
“Quello che sta accadendo nel nostro territorio, e in special modo nei comuni di frontiera e nelle realtà più piccole, è l’effetto dei tagli selvaggi predisposti dal Governo nazionale in materia di sanità e trasporti.
Le ripercussioni dei primi si sono già viste (chiusura degli ospedali di Minervino e Spinazzola), le conseguenze dei secondi, quelli nel settore della mobilità, stanno per abbattersi sulle nostre comunità”.
È la prima considerazione di Ruggiero Mennea, consigliere regionale del Partito Democratico, in merito alla chiusura della stazione di Spinazzola.
Fatta la dovuta precisazione, però, l’esponente democratico passa subito alle contromisure della Regione Puglia.
“Ho chiesto all’assessore regionale ai trasporti, Guglielmo Minervini, di acquisire la tratta Barletta-Spinazzola, attualmente di proprietà di Rfi (Rete ferroviaria italiana, gruppo Ferrovie dello Stato) attingendo al patrimonio regionale.
L’assessore, che ha condiviso la mia proposta, parteciperà ad un incontro con Rfi il prossimo 2 ottobre per avviare una trattativa da concludere al più presto.
L’obiettivo – spiega Mennea – è quello di rilevare la tratta e predisporre un servizio di metropolitana di superficie che possa servire i comuni dell’entroterra senza che questi avvertano i disagi della chiusura della stazioni considerate minori da Rfi, come quella di Spinazzola.
E non solo. Se la tratta diventa di proprietà regionale, si potrebbero istituire fermate intermedie rispetto a quelle attuali.
Penso, per esempio, alla fermata che ho già richiesto nei pressi dell’ospedale di Barletta, che serva tutti coloro che si recano al nosocomio, ubicato in estrema periferia, o ad altre fermate che possano produrre un servizio adeguato alle esigenze dei cittadini che vivono nelle zone più interne della nostra provincia.
Diversamente – conclude il consigliere regionale del Pd – questi ultimi rischiano di essere tagliati fuori dal sistema dei trasporti ferroviari, il che significherebbe un’ulteriore marginalizzazione per comunità, composte da una popolazione a netta prevalenza di anziani, già penalizzate da collegamenti stradali insufficienti e deficitari”.
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