02/10/2011. CANNE DELLA BATTAGLIA – DAL SOPRALLUOGO DELLE QUATTRO COMMISSIONI PROVINCIALI UN’IMPIETOSA ANALISI DEL DECLASSAMENTO DI UN SITO FAMOSO NEL MONDO. E LA PROPOSTA-SHOCK: DEVOLUZIONE DALLO STATO ALLA PROVINCIA DI PARTE DEI BENI DEMANIALI PER MEGLIO GESTIRLI.
Si è concluso con un ampio e circostanziato verbale il sopralluogo congiunto a Canne della Battaglia di ben quattro Commissioni consiliari permanenti della Provincia di Barletta-Andria-Trani: ricognizione non solo al sito quanto a tutta l’area più vasta che geograficamente ricomprende tredici ettari, attività produttive, trasporti su strada e su ferrovia a pochi passi dal Parco regionale dell’Ofanto già formalmente nato ma esistente solo sulla carta.
Queste le Commissioni convocate insieme per “fotografare” con impietosa analisi le tantissime problematiche di Canne della Battaglia:
1a AFFARI GENERALI-FINANZIARI E POLITICHE DEL PERSONALE Affari generali ed istituzionali, bilancio e finanze; tributi, demanio e patrimonio; ordinamento degli uffici e dotazione organica, personale, circondari provinciali assistenza agli Enti Locali.
2a POLITICHE DEL LAVORO E POLITICHE SOCIALI Formazione professionale,osservazione mercato del lavoro,politiche sociali emigrazione ed immigrazione, politiche Comunitarie relative alle specifiche competenze della Commissione. Sanità e volontariato
3a ASSETTO TERRITORIALE E LAVORI PUBBLICI Settore urbanistica, edilizia,lavori pubblici,trasporti e viabilità.
4a PUBBLICA ISTRUZIONE POLITICHE CULTURALI-ISTRUZIONE Programmazione e coordinamento della scuola e del diritto allo studio, politiche culturali, educazione ed attività sportive,valorizzazione del turismo.
Ecco uno stralcio della relazione che alleghiamo all’articolo.
Durante il tragitto compiuto dalla sede della Provincia di Barletta Andria Trani al sito archeologico, viene dai componenti delle commissioni, rilevata la mancanza di una efficiente segnaletica stradale per il sito di Canne, e l’assenza, sulla strada provinciale n.124, di cartelli segnaletici con il marchio della Provincia B.A.T. Arrivati al sito, viene costatato che l’impianto Turistico-Territoriale reca ancora l’intestazione della Provincia di Bari.
Il Presidente della IV commissione Dipaola, evidenzia la necessità di coinvolgere le Scuole e tutti i cittadini in modo da creare un senso di appartenenza più marcato, inoltre ribadisce la necessità di migliorare il collegamento stradale al sito, nonché effettuare il rimboschimento della zona, sottolineando la valenza economica ed occupazionale del sito.
Il Presidente della I commissione Valente, mette in luce la necessità di salvaguardare il territorio e la memoria storica del nostro paese, come strumento per realizzare un futuro più prospero; pone inoltre all’attenzione dei presenti l’assenza di un rappresentante del Comune di Barletta all’odierna seduta.
Conclude il suo intervento con una proposta operativa, volta a far convergere la quota statale dei tredici ettari del suolo di Canne della Battaglia in capo alla Provincia di Barletta Andria Trani, nell’ ottica della devoluzione delle proprietà dello Stato agli Enti Locali.
Interviene il Consigliere Pina Marmo che propone il coinvolgimento della Regione Puglia, con l’ausilio della protezione civile provinciale agli scavi archeologici, nonché un indispensabile dialogo più stretto con le istituzioni. Prosegue, evidenziando la necessità di rafforzare lo strumento pubblicitario all’interno delle scuole, per riportare nuovamente alla ribalta il sito di Canne, realizzando manifestazioni di carattere culturale, coinvolgendo l’UNESCO e le Università di Bari e Foggia.
Conclude il suo intervento, riferendo che la Diocesi di Trani, Barletta e Bisceglie detiene un estesa proprietà fondiaria nella confinante località Boccuta (una delle contrade di Canne) per la quale ha ottenuto un primo finanziamento di 350.000,00 euro a valere su un sottoprogramma comunitario destinato all’omonimo borgo contadino, ma che però è inizialmente servito a opere di culto, impedendo temporaneamente una più concreta sinergia del territorio. La Diocesi ha richiesto un ulteriore finanziamenti da un milione di euro per Vision 2020.
LA REDAZIONE
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