Ieri mattina, il Gruppo di lavoro che raccoglie i parenti delle vittime del crollo in via Canosa del settembre 1959 ha visitato in ospedale Emanuela Antonucci, la giovane donna (e futura mamma) miracolosamente scampata al crollo del 3 ottobre.

Qualche parola, sorrisi e tenerezza nella sua stanza del reparto ostetricia al terzo piano del Dimiccoli, l'abbraccio dei parenti.

Noi le abbiamo portato un segno di affettuosa partecipazione e di incoraggiamento: un mazzolino di settembrini ed un unico fiore bianco.

Da dedicare al piccolo Ruggiero, che la mamma porta in grembo (dove sta benissimo e gode ottima salute!)e che nascerà verso la metà del prossimo mese di febbraio.

Un fiore lasciato sotto quel quadro della Madonna dello Sterpeto, sul comodino vicino al capezzale della dolcissima ed ancora spaventata futura mamma, lo si legge nei suoi occhioni, quel quadro che per giorni è rimasto sospeso sul muro pericolante come un'eterna icona di questi nostri tempi.

Nascerà dalle macerie e dal crollo di via Roma un altro tenero, piccolo fiore di questa nostra umanità, un altro piccolo barlettano da educare al rispetto della vita di tutti nel rispetto dell'onestà e delle regole di vivere civile. Per tutti.

LA REDAZIONE

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