Il papà di Maria Cinquepalmi non si dà pace: «Avrei dovuto chiamarli io i vigili del fuoco, quelle crepe si vedevano, ma avevo paura di dover chiudere il maglificio». Non si dà pace papà Salvio, dopo i funerali di Maria, 14 anni, e delle quattro operai morte nel crollo di via Roma, anche lui indagato insieme ad altre otto persone, tra tecnici comunali, direttore ed esecutori dei lavori nel cantiere della morte.
«Quello del mio assistito - sottolinea l'avv. Vincenzo Papeo - è lo sfogo di un padre che ha perso una figlia: sente una responsabilità morale, lui non è un tecnico, non poteva capire se le crepe nel suo locale erano segno di pericolo imminente e poi quelle crepe, i tecnici del comune e l'ing. Sardaro, tecnico di parte dei proprietari della palazzina, le avevano viste, controllate quel venerdì».
L'inchiesta. Un sopralluogo di massima nell'area del disastro intorno alle 15, 30 di ieri. È stato il primo atto dell'accertamento tecnico irripetibile disposto dalla Procura di Trani per far luce sulle cause e sulle responsabilità del crollo della palazzina.
Una consulenza nel contraddittorio delle parti che proprio perciò ha imposto il preventivo invio delle 9 informazioni di garanzia. Solo così, infatti, diversi indagati hanno potuto nominare propri periti per quelle che saranno le specifiche attività tecniche che tra 90 giorni metteranno un primo punto fermo nell'inchiesta del pubblico ministero Giuseppe Maralfa.
Il pm ha preferito scegliere i suoi consulenti da fuori regione. Chi lo conosce sa che fa spesso così per scongiurare a priori eventuali condizionamenti ambientali. La scelta, condivisa dal procuratore Carlo Maria Capristo, è caduta sull'architetto Margherita Aledda, di Roma, e sul prof. Antonello Salvatori, docente d'ingegneria all'Università de L'Aquila. Otto i quesiti formulati dal pm: 7 specifici ed uno quale classica valvola di sfogo per ogni altro profilo che non dovesse trovare esplicitazione nei precedenti.
Tra i quesiti non c'è alcun riferimento alle presunte violazioni in tema di sicurezza dell'ambiente di lavoro del maglificio di Savio Cinquepalmi, che insisteva a piano terra della palazzina crollata. Cinquepalmi al contempo è indagato e parte lesa avendo perso la figlia 14enne.
ANTONELLO NORSCIA
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno on the web
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=460967&IDCategoria=1