08/11/2011. BARI - LA PUGLIA TRA ARTE E ARCHEOLOGIA HA CHIUSO LA RASSEGNA "BUILDING APULIA". EVENTO FINALE IL 16 DICEMBRE.
Dedicato a “Lo scenario pugliese tra arte e archeologia” il nono e ultimo appuntamento di “Building Apulia: costruendo l’identità della Puglia - La Puglia che scrive, che edita, che parla di sé”, l'originale rassegna promossa dal Servizio biblioteca e comunicazione istituzionale del Consiglio regionale della Puglia.
Due le opere presentate nel corso dell’incontro che si è svolto nella sala Guaccero del Consiglio regionale della Puglia: “Tempi e forme dell’arte. Miscellanea di studi offerti a Pina Belli D’Elia” (edizione Grenzi), il volume a cura di Luisa Derosa e Clara Gelao e “I luoghi dell’archeologia” di Lorenzo Capone (edizione Capone).
Presenti, come di consueto, i gruppi di lettura delle biblioteche di Bari e provincia a cui oggi si sono uniti gli studenti dell’istituto “G. Salvemini” di Molfetta e del liceo artistico “G. De Nittis” di Bari. A moderare l’incontro Stefano Savella, giornalista e direttore di Puglia Libre, che ha introdotto Clara Gelao, direttrice della Pinacoteca provinciale di Bari “C. Giaquinto” e co-curatrice del volume “Tempi e forme dell’arte”.
Una raccolta di 49 saggi, omaggio a una illustre studiosa “il cui sguardo ampio e profondo - spiega la Gelao - riesce a unire e illuminare fenomeni e periodi artistici apparentemente lontani, sia dal punto di vista cronologico che ontologico, spaziando con uguale disinvoltura e rigore dal Medioevo al Contemporaneo”.
Una panoramica sui beni archeologici dell’Italia meridionale quella offerta invece nel libro di Lorenzo Capone, che attraverso schede e fotografie illustra i tesori dell’antichità, dai più famosi come Pompei, Ercolano e Paestum, a quelli meno noti ma di grande valore tra cui Roca, cittadina a nord di Otranto frequentata dai micenei.
Il dibattito tra autori e studenti, è stato l’occasione per riflettere sull’importanza della tutela e della valorizzazione del patrimonio artistico e culturale a cui, secondo la professoressa Derosa “devono contribuire anche i singoli, attraverso una conoscenza più ampia e diretta delle bellezze del nostro paese e la memoria”.
In conclusione è stato annunciato l’evento finale della rassegna, in programma il 16 dicembre.
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