“E se a qualcuno, attratto dalle pagine patinate dei depliant e dalle descrizioni dei luoghi, dovesse venire in mente di visitarli, a quel punto chi e come gli si potrebbe spiegare la schizofrenia di un ente che, da una parte lascia morire un bene storico e culturale e
dall’altra lo promuove?”.
A chiederselo è Nino Vinella, del comitato italiano pro Canne della Battaglia, dopo che
il Comune di Barletta ha dato notizia della sua partecipazione, nello stand dell’agenzia Puglia
Imperiale Turismo, alla XIV edizione della Borsa mediterranea del Turismo archeologico che si terrà a Paestum, in provincia di Salerno, fino al 20 novembre.
Uno dei quattro itinerari proposti, infatti, da Puglia Imperiale, è dedicato a Canne, Viaggio nella
terra delle grandi battaglie: Annibale e la Roma Imperiale, ed è quello che riguarda il comune di Barletta.
“È singolare l’atteggiamento e la condotta dell’Amministrazione comunale che - conclude
Vinella - in casa propria si disinteressa totalmente di Canne della Battaglia, permettendosi persino il lusso di perdere oltre 700.000 euro di finanziamenti europei, perdita su cui il sindaco non ha detto una parola, mentre fuori casa promuove quello che non c’è e di cui non si interessa”.
Intanto si continua ad investire in un’attività di comunicazione sprecona, inutile e dannosa. Cosa accade se un turista vuole andarci davvero a visitarlo?

Fonte: PrimaPagina BAT