28/12/2011. BARLETTA - I SOLENNI FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI SAN RUGGERO VESCOVO DI CANNE E PATRONO DELLA CITTA'.
Ecco il programma delle celebrazioni previste in occasione dei solenni festeggiamenti in onore di San Ruggero Vescovo di Canne, Patrono della Città di Barletta
CHIESA MONASTERO DI SAN RUGGERO
Lunedì 26 – martedì 27 – mercoledì 28 dicembre 2011 • Ore 18.30, S. Messa celebrata da Don Ruggiero Lattanzio
Giovedì 29 dicembre • Ore 17.00, Primi Vespri con la partecipazione del Capitolo Concattedrale, presieduti dall’Arciprete Mons. Angelo Dipasquale • Ore 18.30, celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Giuseppe Paaolillo, Parroco di S. Maria della Vittoria e di Sant’Andrea
Le celebrazioni del Triduo saranno animate dalla Corale del Monastero e dagli Oblati di S. Ruggero
Martedì 30 dicembre 2011, Solennità di San Ruggero, vescovo
• Ore 7.30, celebrazione eucaristica presieduta da Don Franco Todisco, Rettore della Chiesa di San Ruggero • Ore 8.30, celebrazione eucaristica concelebrata dai presbiteri di nome Ruggero • Ore 9.30, celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Angelo Dipasquale, Arciprete del Capitolo Concattedrale • Ore 11.00, solenne pontificale, presieduto da S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri, nostro Arcivescovo. Partecipano: il Capitolo Concattedrale, il Clero religioso e secolare – Intervengono: le Autorità Civili e Militari – anima: Corale interparrocchiale di Barletta • Ore 19.00, celebrazione eucaristica presieduta da S.Em. il Sig. Card. Francesco Monterisi, Arciprete della Basilica Pontificia di San Paolo fuori le mura in Roma • Ore 20.30, Solenne processione del Santo Patrono presieduta S.Em. il Sig. Card. Francesco Monterisi, con la partecipazione del Capitolo Concattedrale, del Clero religioso e secolare, dei Terz’Ordini e delle Confraternite, degli Oblati di San Benedetto – Intervengono: le Autorità Civile e Militari
Itinerario: Via Cialdini, Piazzetta Garibaldi, Corso Garibaldi, Corso Vittorio Emanuele, Via Consalvo da Cordova, Piazza Plebiscito, Via Cialdini, Chiesa
Accompagnamento musicale della Banda “W l’Italia” Città di Barletta
Sabato 31 dicembre 2011 • Ore 18.30, Solenne celebrazione eucaristica di ringraziamento – Te Deum, presieduta da Don Franco Todisco, Rettore della Chiesa di San Ruggero
LA SCHEDA STORICA
E’ proprio la Canne di Annibale il cartaginese, che il 2 agosto del 216 a.C. distrusse l’esercito romano dei consoli Terenzio Varrone e Lucio Emilio Paolo. L’antica città non lontana da Barletta, presso la riva destra dell’Ofanto, aveva sempre una sua importanza nel Medioevo, essendo pure sede vescovile.
Ma nell’XI secolo viene il tempo della sua rovina. Roberto il Guiscardo ha creato nel Sud d’Italia il suo regno normanno, ancora insidiato però da ribellioni locali sotto la spinta dell’imperatore d’Oriente. Una di queste è capeggiata dal conte Ermanno di Canne, che le truppe del Guiscardo sconfiggono nel 1083, seminando la distruzione nella città.
E qui vediamo comparire Ruggero, il cui nome fa pensare a un’origine normanna. Ma altro non sappiamo su nascita e gioventù: l’unica notizia è quella della sua nomina a vescovo di Canne dopo il disastro, in un tempo senza speranze, col flagello endemico della guerra che scoraggia anche la volontà di ricostruire.
Il suo compito primo, come emerge da una fonte popolare del XV secolo sulla sua vita, è di contribuire alla sopravvivenza di questa popolazione prostrata.
Il suo episcopio era "un puro ospitio che sempre stava aperto de nocte et de giorno ad alloggiare le viandanti et le pellegrini, et le vidue et le pupilli (orfani)".
L’ignoto autore ci presenta il vescovo Ruggero che "andava scalzo con lo pede nudo per quelle campegne cercanno le limosine per li poveri".
Dunque, un soccorritore instancabile, che si assume anche compiti dell’autorità civile in quel crollo delle istituzioni. Ma tra le altre poche notizie su di lui c’è anche quella di due papi consecutivi, Pasquale II e Gelasio II (in carica dal 1099 al 1119) che ricorrono al suo consiglio e alla sua esperienza in questioni di diritto, per comporre liti e placare rivalità tra ecclesiastici e comunità, in una Chiesa che sta cercando di riformarsi tra difficoltà enormi al suo interno.
Per lungo tempo il nome di Ruggero fu collegato a leggende che facevano di lui un vescovo del V secolo. La sua vicenda storica è stata poi delineata a fine ’800 dagli studi di don Nicola Monterisi, futuro arcivescovo di Salerno.
A Ruggero si attribuiscono già miracoli in vita, e dopo la morte (collocata al 30 dicembre 1129) è la voce popolare a proclamare subito la sua santità. Dapprima egli viene sepolto nella cattedrale di Canne. Ma ormai la gente si stacca dall’antica città, che non è più in grado di risorgere.
I cittadini, e anche i vescovi successori di Ruggero, si trasferiscono via via a Barletta, dove nel XIII secolo vengono portati anche i resti del santo: dapprima in Santa Maria Maggiore e più tardi presso il monastero benedettino di Santo Stefano, che poi si chiamerà di San Ruggero, venerato insieme come vescovo di Canne e come protettore di Barletta.
L'emblema di San Ruggero, oltre al bastone pastorale, è anche l'aquila, perchè la tradizione vuole che un volatile abbia fatto ombra al santo con le sue ali durante un viaggio.
(fonte: www.santiebeati.it)
Nelle immagini, la cartolina riproducente un'antica stampa del busto argenteo di San Ruggero e S.E. il Cardinale Francesco Monterisi con l'impronta dello speciale annullo filatelico emesso da Poste Italiane nel 2010 su committenza del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia
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