Riceviamo e volentieri pubblichiamo l'intervento integrale diffuso in rete da Stella Mele, esponente nazionale de LA DESTRA.
Sono perfettamente consapevole dell'importanza della comunicazione nella politica, così some sono perfettamente consapevole del fatto che, quando si è fatto poco e male, c'è la necessità di vendere bene ciò che può apparire, curando più la forma della sostanza, parimenti mi pare ovvio che la scelta dello staff debba essere demandata alla discrezione del Sindaco del Comune, resto comunque meravigliata dei criteri di nomina e delle funzioni che dovrà svolgere il nuovo collaboratore del Sindaco di Barletta.
Certo 30.000 euro all'anno ( cioè, 2500 euro al mese) sembrano un po' scontrarsi con le dichiarate situazioni di emergenza economica e con le misure di austerity imposte dal Governo che fanno tanto lamentare tutti i sindaci d'Italia, ma la cosa ancora più sconvolgente è la qualifica e la mansione, nonché la non corrispondenza fra l'una e l'altra. Leggo nella determina che il collaboratore sarebbe stato assunto come "addetto stampa", ma a me risulta che lo stesso non sia un giornalista, eppure, si legge nella stessa determina che "dal curriculum del sig.... si evince la sua particolare esperienza nell'attivazione di strumenti di comunicazione multimediali".
Non ho difficoltà a crederci, ma ci sarebbe da chiedersi come sia possibile l'esistenza di un a particolare esperienza nell'attivazione di strumenti di comunicazione multimediale e l'inesistenza di una qualifica che consenta di svolgere l'attività di giornalista e, soprattutto, cosa di preciso il neocollaboratore a 30.000 euro all'anno sia chiamato a fare.
La risposta ai miei interrogativi viene fornita nella stessa determina, laddove si definiscono i dettagli dell'incarico, ovvero: coordinamento della Comunicazione del Sindaco con quella dell'Amministrazione Comunale, utilizzo di strumenti quali il sito internet istituzionale i social network..., collaborazione alla ristrutturazione del sito internet istituzionale e preparazione di comunicati stampa in occasione di appuntamenti istituzionali o di promozione del territorio cui partecipa il sindaco.
In pratica il nuovo addetto stampa, che tale non è in mancanza di qualifica, ricaverà 30.000 euro l'anno per collaborare con i veri addetti stampa, dare una mano a sistemare il sito internet, ma avendo come sua principale attività lo stare su facebook in sostituzione del sindaco. 30.000 euro per stare su facebook è il sogno di qualsiasi persona, in pratica i contribuenti barlettani sono chiamati a pagare 30.000 euro ad un non giornalista per consentirgli di fare quello che tutti gli altri fanno gratis utilizzando il proprio tempo libero.
E' inutile che io ricordi al Sindaco che, per quanto lo staff sia di sua stretta fiducia, lo stesso viene pagato con i soldi del contribuente, ovvero, con soldi sottratti ad altre e più importanti attività istituzionali o di interesse sociale e che la scelta di spesa è sempre una scelta di priorità, è evidente che il sindaco ritiene più importante pagare una persona per stare su facebook invece che spendere quei soldi per i servizi che interessano i cittadini. O, forse, crede che la priorità dei cittadini sia parlare con il suo profilo gestito da un altro? Mi chiedo se non fosse il caso di usufruire della professionalità dei due bravi giornalisti già dipendenti comunali per svolgere questo lavoro.
Ma forse questo è pretendere troppo e, forse, dovremmo attenderci qualche reazione anche dall'ordine dei giornalisti. Certo è che la determina e, soprattutto, la determinazione di assumere con quella funzione chi non ha nessuna qualifica per farlo sembra essere una decisione del tutto fuori fase rispetto alle esigenze, alle priorità e alle potenzialità della nostra cittadinanza, né ci convince l'esperienza maturata nella gestione dei profili facebook inserita nel curriculum. E' vero che le nuove tendenze siano quelle di abrogare il valore legale del titolo di studio e di cancellare gli ordini professionali, ma mi pare che il sindaco di Barletta stia giocando un po' troppo d'anticipo ed in maniera eccessiva anche rispetto alle novità disegnate e descritte nelle nuove riforme.
Non vorremmo, se questa tendenza fosse confermata, trovarci ad assistere ad un contratto di collaboratore come biologo ad una persona che ha nel suo curriculum la visione di tanti film di fantascienza e di C.S.I., sarebbe veramente l'ultimo schiaffo alle pratiche di buona amministrazione e di buon governo, nonché di buon senso che dovrebbero essere alla base di qualsiasi decisione politico-amministrativa.
Ma pare che questa amministrazione comunale non ne sia munita.
Stella Mele
Segretaria Provinciale La Destra
LA RASSEGNA STAMPA SUL WEB...
Barletta - Mele: "30 mila euro per stare su Facebook"
http://www.youtube.com/watch?v=OJRLyRjHFN0&list=UUlNHmlTW9rZHdU5kLrcEg2A&index=8&feature=plcp