Sarà un'impresa edile di Barletta a realizzare i lavori di messa in sicurezza dei due corpi di fabbrica dell'ex distilleria, che si affacciano su via Vittorio Veneto, le cui condizioni, la scorsa settimana, in seguito un sopralluogo di tecnici comunali, ha portato al transennamento del marciapiede antistante e alla emanazione di una ordinanza sindacale per "interventi di somma urgenza".
Interventi motivati dalla presenza di intonaci in cattivo stato, che si staccano e dallo stato in cui si trova, in particolare, lo spigolo adiacente l'ingresso.
L'ordinanza dispone "la messa in sicurezza delle murature, puntellamento solai, impermeabilizzazione coperture, eliminazione della vegetazione spontanea che sta provocando dissesti statici ad alcune parti murarie di suddetti corpi di fabbrica, sistemazione dei tetti e relative grondaie per eliminare percolazioni di acqua piovana, chiusura dei vani finestra..."
Insomma il rischio è che l'ex distilleria venga giù prima che si compiano tutti i progetti per il suo recupero: l'incubatore d'impresa per il settore moda, il parcheggio, il collegamento con la stazione ferroviaria, i giardini, e prima che l'orto botanico, la cui scritta campeggia dalla strada da almeno un anno, venga finalmente presentato e inaugurato.
Sarà forse il destino di quell'industria antica e suggestiva, nonostante l'abbandono, di rimanere in questo stato decadente e arrivare alla rovina completa o sarà la lentezza con cui la classe dirigente e politica locale degli ultimi 30 anni si è occupata di questo bene ad averlo ridotto in questo stato?
Di tutte le cose previste, di fatto, solo il Gos, il laboratorio Giovani open Space, è stato realizzato, compiuto, il resto è tutto sospeso, anche gli alloggi e i lavori nella piazzetta antistante, occupate da famiglie rimaste senza una casa prima che fossero collaudati. Il paradosso, o la lezione, è che il tempo e i suoi effetti non rispondono alle regole e alle scadenze della burocrazia e della pubblica amministrazione.
Che lo stato di quei luoghi fosse pessimo è sotto gli occhi di chiunque passi lì davanti, non dalla scorsa settimana, ma da anni. Il rischio e la beffa sarebbe che quell'antico gigante industriale, o quel che vi resta, venga giù proprio quando finalmente si sarà arrivati alla vigilia del suo reale recupero.
MARIA PIA GARRINELLA
Fonte: Prima Pagina BAT
DALL'ARCHIVIO NEWS...
06/12/2011. A PAOLO DORONZO PER LA TESI DI LAUREA IN SOCIOLOGIA URBANA SULL'EX DISTILLERIA IL PREMIO BARLETTA CULTURA OPEROSA V EDIZIONE 2011 IN RICORDO DEL DOTT. CARLO ETTORE BORGIA (1922-2006) E DI DON LUIGI FILANNINO (1942-2001) COL SOSTEGNO DEL BANCO DI NAPOLI.
http://www.comitatoprocanne.com/newsDett.asp?news=8256