09/03/2012. REGIONE – IN PUGLIA TURISMO SEMPRE “MADE IN ITALY”: SEGNALI POSITIVI ED IN CRESCITA MA SEMPRE POCHI GLI STRANIERI CONCENTRATI IN DUE MESI ALL’ANNO. IL PUNTO IN UNO STUDIO ILLUSTRATO A BARI.
La Puglia è la prima regione meridionale per concentrazione di presenze nelle strutture turistiche complementari (case vacanza, 41%), sesta a livello nazionale.
Se si considerano le sole presenze domestiche, la regione sale di un posto nella classifica nazionale (42%). La Puglia rientra nel gruppo di regioni con la più alta variazione percentuale media annua degli arrivi turistici presso strutture ricettive.
Infatti, nel periodo 2003/2010 è stata del 4,5% (seconda solo al Piemonte con 5,6% ed alla Lombardia con il 4,8%), a fronte del 2,6% riscontrato a livello nazionale e dell’1,6% a livello meridionale.
Gli occupati diretti in alberghi e ristoranti raggiungono le 49,3 migliaia di unità (17,9% del Mezzogiorno e 3,9% dell’Italia), pari al 3,8% degli occupati della regione. Questi alcuni aspetti emersi dal “Rapporto sul settore turistico della Puglia”, presentato ieri da Srm, Studi e ricerche per il Mezzogiorno, il centro studi specializzato sull’economia del Mezzogiorno, in collaborazione con il Banco di Napoli.
Lo studio è stato illustrato nelle sale della Camera di commercio di Bari. Tra i partecipanti: Massimo Deandreis, direttore generale di Srm, Marina Lalli, presidente sezione turismo Confindustria Bari e Bat, Francesco De Carlo, vicepresidente di Federalberghi Bari.
La regione conta oltre 3 milioni di arrivi turistici nel 2011 (17,6% del Mezzogiorno e 3,2% dell’Italia) e consolida la propria posizione nel mercato nazionale ma la componente straniera anche se in crescita (nel 2011 +15% rispetto al 2010 con 530mila arrivi) è ancora bassa.
La quota di presenze estere è del 14% contro il 44% nazionale, un dato che pizza la Puglia al quart’ultimo posto nella classifica italiana.
Ne deriva - è spiegato nel Rapporto - una spesa turistica straniera contenuta: la Puglia è la quarta regione meridionale con 591 mln di euro. In definitiva prevale una clientela di prossimità proveniente dalle regioni vicine: gli stessi pugliesi nelle strutture ricettive sono il 20% del totale.
Infine la Puglia resta legata ad una concentrazione stagionale soprattutto nei mesi di luglio e agosto grazie alla potente attrazione del mare.
Fonte: Prima Pagina BAT
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