Č il «Giornalista di Puglia 2005»Un riconoscimento giornalistico prestigioso per Ruggero Cristallo. Il collega ha vinto, per il 2005, il «Premio Giornalista di Puglia Michele Campione» per la sezione cronaca.
E' stato premiato per l'articolo «Un giorno da invisibile» pubblicato il 18 dicembre scorso nell'edizione del Nord Barese della Gazzetta del Mezzogiorno (ma un compendio del servizio trovņ posto anche nel dorso nazionale del giornale ed ebbe l'onore di un richiamo di spalla in prima pagina). Cristallo č quindi il giornalista di Puglia 2005 «per aver descritto con intensitą - č questa la motivazione del premio - una giornata trascorsa per strada tra gli ultimi, indossando per un giorno gli abiti di un emarginato e scoprendo l'altra faccia del Natale nelle nostre cittą, tra insulti e solidarietą».
Un premio, quello vinto da Cristallo, che riempie d'orgoglio tutta la redazione del Nord Barese della Gazzetta. Cosa ha fatto Ruggero Cristallo per meritarsi il prestigioso premio? E' voluto andare al di lą della notizia. Ha voluto vedere la realtą che c'č «dietro» la notizia. E lo ha voluto fare rischiando in prima persona.
La notizia che ha voluto valorizzare č di quelle che in un mondo dal cuore duro... passano in secondo ordine. I lavavetri, gli extracomunitari, i mendicanti quanto riescono a «guadagnare» in una giornata passata al freddo e sotto la pioggia, tra le auto ai crocicchi? I barlettani sono solidali con gli ultimi, i cosiddetti «invisibili», oppure li trattano male? Ebbene, Cristallo si č vestito da «invisibile» e si č piazzato al centro di un incrocio per lavare vetri e chiedere l'elemosina. Ha ricevuto insulti e consigli... di andare a lavorare. Gli unici solidali con lui sono stati gli altri «invisibili».
Da «ultimi» hanno elargito suggerimenti utili perché potesse ottenere un pasto caldo. Una realtą drammatica. E Cristallo ha descritto la sua giornata da invisibile con grande umanitą e - come si dice in gergo - in punta di penna. Un gran bell'articolo, una scoperta che vale un premio prestigioso. Bravo.
Piero Lisi
Fonte: La Gazzetta del Nord Barese 27/02/2006