11/03/2006. SCEMPIO DELL'OFANTO 90 CONDANNE MA SONO SOLO MULTE, NESSUNA PENA.
Novantadue imputati, novanta dei quali condannati. Nessuna pena detentiva ma il pagamento di 500 euro di multa che gli imputati, però, non verseranno se adempiranno alle prescrizioni della sentenza. E cioè: ripristino dei luoghi a proprie spese, restituzione dei fondi alla Regione ed al Demanio e risarcimento del 50 per cento dei danni perchè la responsabilità dello scempio ambientale commesso nell'Ofanto, fra Barletta e Canosa, è anche degli enti che avrebbero dovuto controllare scempio dell'Ofanto. Questo, oltre la confisca della colture, il contenuto della sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Trani. Nella requisitoria il pubblico ministero Antonio Savasta, titolare dell'indagine condotta dal Corpo Forestale dello Stato, aveva chiesto, a vario titolo, pene dai tre ai quattro mesi di reclusione. Pene mitigate dal Tribunale che ha assolto gli imputati dall'ulteriore contestazione di furto dell'acqua fluviale e ha scagionato da ogni accusa solo due donne. Il Pm Savasta contestò agli imputati, tra cui molti agricoltori, l'occupazione, lo sbancamento e la modifica di oltre 200 ettari dell'alveo fluviale nonché la violazione della normativa sulle aree protette. Un dissesto idrogeologico che potrebbe esser causa di straripamenti.
Fonte: Antenna Sud Notizie 10.03.2006
|