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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

13/03/2006.  BARLETTA - DE NITTIS E TISSOT 'RIAPRONO' IL PALAZZO DELLA MARRA.

Una folla in trepidante attesa per la riapertura del Palazzo della Marra a Barletta, dopo 50 anni di chiusura. Autorità, sovrintendenti, politici, e, quello che più fa piacere, tanta gente comune, in fila per ammirare il Palazzo e la prima mostra allestita del pittore barlettano Giuseppe De Nittis e di Tissot. Centosettantadue tra tele e opere grafiche, regalate dalla moglie di De Nittis alla città di Barletta, ora sono esposte nella pinacoteca che porta il nome dell'artista barlettano. Fino al 2 luglio si potrà visitare la mostra curata da Emanuela Angiuli e Katy Spurrell e conoscere la borghesia francese dell'800 di cui De Nittis fu il cantore.

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Un palazzo stupendo per una mostra favolosa. Ressa all'ingresso: mille in coda per visitarla

Barletta - Più di mille persone all'inaugurazione della mostra «De Nittis e Tissot. Pittori della vita moderna». Qualche disagio e malumore tra gli invitati in coda sotto la pioggia ad aspettare il presidente della Regione Nichi Vendola che, forse anche per il maltempo, ha ritardato l'arrivo. Molto di più di un semplice contenitore palazzo Della Marra ricco di decori e preziosi fregi barocchi, ha spalancato le sue porte. Fuori i pannelli pubblicizzano la mostra e la superba facciata con la balconata in pietra leccese invita turisti e visitatori ad entrare. Nei saloni al primo piano si dipana il percorso espositivo con le opere, selezionate per tema, di Giuseppe De Nittis e James Tissot, raffinati interpreti della più elegante borghesia parigina e londinese di fine '800. Le curatrici Emanuela Angiuli e Katy Spurrell hanno accompagnato in questo itinerario autorità e giornalisti. «De Nittis è l'anima di questo palazzo - ha detto l'Angiuli - Ora avete un gioiello, esibitelo». Mentre la Spurrell ha dichiarato: «La Puglia è come una nuova Toscana» alludendo ad una riscoperta della nostra regione da parte degli stranieri. I visitatori passano l'androne sotto lo sguardo vigile di una maestosa aquila nera a due teste, simbolo della potestà civile e militare della famiglia Della Marra.

Dopo il suggestivo atrio scoperto con tre logge si accede alla scalinata, figure allegoriche accompagnano al piano nobile dov'è di scena la mostra. I ricordi si accavallano nella memoria dei barlettani. Si torna indietro nel tempo all'acquisto da parte del Demanio del pregevole immobile nel 1958, ai restauri degli anni Settanta e alla delibera dell'Amministrazione comunale che destina il palazzo a sede della donazione De Nittis. Nel '79 la consegna al Comune e dopo due anni alcune famiglie di sfrattati occupano la dimora gentilizia. Nell'84 gli abusivi lasciano lo stabile, mentre l'Intendenza di Finanza di Bari richiede il palazzo. La contesa dura fino al '90 quando il Ministero delle finanze concede lo stabile al Comune.

I nuovi lavori di restauro, seguiti dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Puglia, hanno inizio nel 1992. Palazzo Della Marra, riconsegnato nel 2005 ha costituito quindi una piacevolissima riscoperta per molti intervenuti, una ragione in più per accorrere numerosi. Dalle prime sale espositive si intravede la stupenda loggia coperta con volte a crociera, ritmata da cinque grandi archi impostati su colonne riccamente scolpite. Il tempo decisamente cupo non ha reso giustizia del superbo panorama sul mare che sicuramente fino al 2 luglio prossimo, data in cui verrà chiusa la mostra, non mancherà di incuriosire e affascinare i visitatori.

Tissot aveva conosciuto De Nittis a Parigi, gli aveva lasciato la sua casa in Avenue de Bois prima di partire per Londra nel 1871. Nella capitale britannica i due si ritrovarono qualche tempo dopo e ora a distanza di 160 anni dalla nascita del pittore barlettano, tocca a quest'ultimo fare gli onori di casa all'amico.

La mostra, sostenuta dall'Amministrazione comunale, dalla Regione Puglia, con il contributo della Provincia di Bari, della Camera di Commercio di Bari e della Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia e di Svimservice, prodotta da Arthemisia, si propone di riportare la personalità e l'opera di De Nittis al centro dell'attenzione internazionale, coniugandole con l'esperienza artistica di James Tissot: 79 le opere presenti, il nucleo centrale proviene dalla Pinacoteca di Barletta, istituita con la consistente donazione di Léontine Gruvelle vedova De Nittis, tale collezione sarà ospitata permanentemente al secondo piano della dimora gentilizia di via Cialdini. Non è possibile paragonare i due artisti, ciascuno con il proprio personalissimo stile ha interpretato un'epoca. La loro visione traspare dalle cinque sezioni in cui si articola l'allestimento: «Le città della vita moderna, Parigi e Londra» con scorci cittadini sapientemente narrati dal pennello dei due autori ma anche da foto d'epoca.

Marina Ruggiero

Fonte: La Gazzetta del Nord Barese 12/03/2006


Il presidente della Regione
Vendola ha ammirato soprattutto «Colazione in giardino». E promette «Tornerò per "gustare" meglio l'esposizione»


Barletta - Un «tappo» di gente ostruisce l'entrata di Palazzo della Marra. Tutti vogliono gustare le tele di De Nittis e di Tissot. A questo appuntamento con l'arte non ha voluto mancare il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. Nell'atrio del Palazzo della Marra si attende con impazienza «per poter iniziare». Con il presidente arriva anche l'assessore Silvia Godelli e Tommaso Blonda prefetto di Bari.

«Oggi la città di Barletta, con questa mostra che celebra De Nittis e Tissot, è al centro dell'interesse culturale nazionale. È un evento straordinario e questo bellissimo Palazzo presto diventerà la pinacoteca De Nittis», dichiara il presidente Vendola prima di entrare nel celebre luogo. Poi, con il commissario prefettizio Antonio Nunziante, entra nel palazzo e lo accoglie un lungo applauso. Quando Vendola, sotto braccio alla Angiuli, inizia a «gustare la mostra», è quasi in estasi.

«Questa mostra è unica e credo che sia un evento bellissimo. Tra tutti i quadri quello che più mi ha colpito è "Colazione in giardino" di De Nittis. È un messaggio intimamente struggente. Tutti i particolari presenti sono emozionanti e si scorge perfettamente la premonizione della sua morte». Poi, prima di congedarsi, il presidente aggiunge: «Voglio tornare con più calma».

Giuseppe Dimiccoli



Il parere del commissario prefettizio e delle curatrici:
«La rassegna, evento memorabile che darà lustro all'intera città»


Barletta - Una conferenza stampa «itinerante» di altissima valenza artistica ... al cospetto di strabilianti quadri. Non si poteva scegliere formula migliore, ieri a mezzogiorno, per presentare la mostra «De Nittis e Tissot. Pittori della vita moderna», organizzata da Arthemisia, nello splendido Palazzo della Marra, gioiello architettonico che ospita i quadri. Tutti hanno un gran da fare per perfezionare e curare ogni dettaglio. Nulla deve essere lasciato al caso, dentro e fuori il Palazzo.

A fare gli onori di casa, visibilmente soddisfatto per il «bel momento che stiamo vivendo», il commissario prefettizio Antonio Nunziante. «L'appuntamento odierno è di fondamentale importanza per la città che mi onoro di rappresentare - ha dichiarato il commissario -. La gioia di poter visitare questa mostra è fortissima e il fatto che venga ospitata in questo bellissimo palazzo credo che sia un valore aggiunto incommensurabile».

Ad illustrare la «ratio» artistica dell'ubicazione dei quadri Emanuela Angiuli e Katy Spurrel, curatrici della mostra, che con dovizia di particolari hanno evidenziato lo speciale rapporto umano e artistico, vissuto a Parigi e Londra, tra De Nittis e Tissot. Affascinanti le similitudini artistiche fra i due maestri ben riscontrabili in alcuni passaggi di Baudelaire. Felice e soddisfatta Concetta Divincenzo, dirigente comunale al settore beni e servizi culturali: «Questa mostra offre grande lustro alla città. Mi auguro che ci sia apprezzamento tanto da parte dei barlettani quanto dai tanti visitatori che verranno da tutta Italia. È certamente un evento memorabile».

Per quanto riguarda i «rilievi» mossi dall'Archeoclub in merito all'utilizzo di alcuni spazi del Palazzo della Marra come «sale ricevimento», Cesare Mari, architetto e progettista del Polo Museale, è categorico: «Non ci saranno né tavoli né sedie fisse in nessun posto. Tutto questo è chiaro nel progetto che abbiamo realizzato». Per Giancarlo Di Paola, amministratore delegato della Svimservice, unico sponsor privato: «La mostra è una ottima occasione di crescita per tutti. Vogliamo agevolare la vita dei cittadini».

Il clima, all'esterno, è londinese e la unicità di questa mostra è tutta negli occhi di Clara, una bellissima bambina rapita dalla magia dell'arte.

Giuseppe Dimiccoli


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