09/07/2012. COSTUME E SOCIETA' - A BARLETTA, LA CULTURA DIVERSAMENTE PERCEPITA: COME RECUPERARE LA FIDUCIA DEI CITTADINI NELLA POLITICA DANDO VALORE AL PATRIMONIO. ECCO LA RICETTA DELLA "LISTA EMILIANO PER LA PUGLIA" SU MOSTRE E CANNE DELLA BATTAGLIA.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo l'intervento di Roberto Marchianò, segretario politico cittadino della Lista Emiliano per la Puglia, sulle iniziative da adottare in campo amministrativo allo scopo di recuperare il migliore rapporto fra cittadinanzae politica. Perno centrale la Cultura, con l'esempio di Canne della Battaglia...
FACCIAMO PRESTO, E APRIAMO AL CENTRO
Due articoli di recente pubblicazione ed apparentemente distanti e scollegati fra di loro, mi danno lo spunto per una breve riflessione sullo stato dell’arte della politica cittadina. Il primo articolo, pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno di venerdì scorso, riguardava la “collinetta” di Canne Della Battaglia, in particolare l’eventuale possibilità che potesse essere dismessa dal Comune e posta addirittura in vendita.
Il puntuale dott. Vinella del Comitato Italiano pro Canne della Battaglia, spiegava invece come questo importantissimo sito archeologico se adeguatamente finanziato e pubblicizzato potrebbe diventare un volano di sviluppo economico del territorio di importanza primaria, essendo quella Battaglia universalmente riconosciuta come uno dei momenti più importanti della storia dell’Impero Romano. La strategia vincente Di Annibale infatti, viene studiata negli Stati Uniti, nell’ accademia militare di West Point, che prepara gli ufficiali dell’esercito più potente del mondo, ragion per cui mi sento di condividere ogni singola parola di quello scritto.
L’altro articolo invece riguardava i sacrosanti e quanto mai necessari controlli di polizia municipale tesi a contrastare il dilagante fenomeno della vendita abusiva agli angoli delle strade, di frutta, verdura, pesce, frutti di mare, e chi più ne ha ne metta. Questi interventi però avevano provocato la reazione disperata di due ambulanti multati, che da quelle misere vendite cercavano di trarre il sostentamento delle loro famiglie. I due malcapitati avevano rovesciato il contenuto delle loro cassette di frutta e verdura sotto le mura del palazzo di Città, cercando di richiamare l’attenzione del sindaco che era però assente
Questi due episodi, che apparentemente non hanno nessun nesso logico di connessione fra di loro, hanno invece per me un minimo comune denominatore che li tiene strettamente collegati: la scala dei valori percepiti nelle esigenze attuali della nostra città.
Credo che questa scala dei valori vada tenuta in grandissima considerazione soprattutto adesso che siamo in clima di approvazione del bilancio di previsione.
La nostra città ha bisogno di un cambio di paradigma totale, quelle che sono state le politiche di sviluppo strettamente legate alla cultura con le mostre e le manifestazioni, non solo non sono più percepite come tali dalla cittadinanza, ma diventano oggi un pericoloso combustibile per il partito dell’antipolitica, che non vede l’ora di dimostrare come, a fronte di investimenti sempre più cospicui alla delega culturale, i ritorni in termini economici, di impiego (posti di lavoro ) e di sviluppo del territorio, siano stati risibili.
E’ certamente vero che la cultura è stata il fiore all’occhiello che ha caratterizzato il primo mandato del sindaco Maffei, ma è altrettanto vero che oggi la scala dei valori percepiti è molto diversa da quella di sei anni fa.
Il bilancio di previsione deve tenere conto delle nuove necessità e delle nuove aree di crisi e di povertà che stanno travolgendo la nostra città : i finanziamenti vanno rivisti alla luce delle nuove emergenze sociali.
Faccio appello in questa sede a tutte le forze moderate di centro che, anche se elette nella minoranza di centro-destra, hanno certamente a cuore una nuova visione delle priorità che oggi sono Il Sociale, Il lavoro, i progetti di sviluppo legati all’imprenditoria.
In consiglio comunale ho sentito spesso le loro argomentate lamentele, sull’immobilismo della giunta che proprio su questi argomenti era deficitaria.
Quale migliore occasione allora di dare il proprio qualificato contributo, sullo sviluppo e la condivisione di quei valori che in parte ci accomunano?
Invito i consiglieri di queste forze politiche a trovare punti di condivisione e di proposta, sul bilancio di previsione, e non perché alla maggioranza manchino i numeri, ma perché tutti devono essere partecipi di questa nuova visione della politica.
Venendo al punto sui due episodi a cui facevo riferimento, nel primo caso, ritengo che spostare una parte gli investimenti della cultura sul progetto di Canne della Battaglia sia di importanza strategica, tra l’altro costerebbe meno di quello che il comune paga per assicurare i quadri che ci vengono prestati per le collezioni esposte e che, a quanto pare, nessuno viene a vedere, e produrrebbe immediatamente posti di lavoro, fra guardiani, custodi, guide, addetti al visitor center e al museo, oltre alle centinaia di iniziative che si potrebbero attuare.
Nel secondo caso invece, credete veramente che ai due malcapitati venditori ambulanti interessi qualcosa, per esempio, di una qualsiasi di quelle mostre, o del Certame Cavalleresco della Disfida di Barletta?
Le priorità sono altre, non basta guardare due comparse a cavallo, un mangiafuoco e un giocoliere delle tre palle per dimenticare che da settembre mi aumenta la mensa scolastica, a dicembre ho il saldo dell’IMU e che dall’anno prossimo mi aumenta la Tarsu…
O il sindaco e la giunta prendono in tempi brevi decisioni sul bilancio che vanno nella direzione di equità e sviluppo, rivedendo i criteri di priorità nel finanziamento delle deleghe, o temo che fra non molto assisteremo ad una esplosione sociale di cui i due venditori abusivi sono solo la punta dell’iceberg.
Avverto una grande preoccupazione, in molti non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese. C’è l’incertezza del lavoro (per chi lo ha…) e la paura che gli aumenti, nel nostro caso la Tarsu del 25% portino ad una situazione in cui per molti sarà impossibile fare il proprio dovere di pagare le tasse, con tutte le conseguenze fiscali per loro, e di mancati introiti per il comune.
Tanti cittadini onesti se saranno messi di fronte alla scelta tra comprare generi di prima necessità per la propria famiglia e pagare le tasse, faranno la prima scelta, con tutta la mia comprensione e con buona pace della Pinacoteca.
Roberto Marchianò Segretario politico cittadino Lista Emiliano per la Puglia Barletta
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