14/07/2012. CANNE DELLA BATTAGLIA - IL COMITATO VA CONTRO... CORRENTE. REPLICA ALL'INTERVISTA DELLA FUNZIONARIA PUBBLICATA SULLA GAZZETTA DEL NORD BARESE.
“Canne della Battaglia va riqualificata”. Nell’intervista a Paolo Pinnelli sulla Gazzetta di ieri la dottoressa Marisa Corrente si lascia andare assai poco diplomaticamente ad una serie di valutazioni che, pur in buona fede, attestano una visione retrograda di marca “statalista” e da considerarsi ormai superata, specie se rilasciate da una legittima rappresentante della Soprintendenza alle prese con la spending review.
Dichiarando quanto abbiamo letto a tutta pagina, la competente archeologa - in questo caso specifico - si manifesta sempre e solo come una solerte funzionaria di uno Stato piagnone e parassitario: difende se stessa e l’azienda che la mantiene (uno Stato da sempre abberevatosi alle risorse finanziarie del Comune di Barletta su Canne della Battaglia per poi assistere passivo ai licenziamenti col contenzioso aperto da Novamusa, società concessionaria del bookshop); difende solo quei suoi dipendenti impegnati al front-office ignorando le altre unità amministrative pur operanti all’interno degli uffici; difende l’idea stessa di una presenza solo burocratica quanto isolata e niente affatto relazionata al territorio ed alle realtà in esso operanti (associazioni in primis).
Fa bene solo quando invoca il completamento del plesso nuovo Antiquarium (sempre a spese del Comune, ovviamente…) ma ricordiamo che fu la stessa sua superiore dottoressa Lapi a indicare come quelle opere fossero state avviate senza nessuna nullaosta preventivo e poi alla fine inciampa vistosamente quando parla degli scavi alle terme di San Mercurio: “ai fini della protezione e conservazione della struttura, essi sono adeguatamente recintati, e la manutenzione è curata dall’amministrazione comunale di Barletta”. Che bugia!
A febbraio scorso (notizia pubblicata dalla Gazzetta con ampio risalto) ignoti tombaroli penetrarono scassinando la rete di questi scavi, nulla di archeologico fortunatamente portando via se non buona parte della copertura metallica come… premio di consolazione e guadagnarci qualcosa nel giro ricettazione. Lo fecero del tutto indisturbati e lei stessa, come direttrice, non l’avrebbe mai saputo se non ci fossimo stati noi, volontari senza stipendio statale, ad imporre l’arrivo di una volante del commissariato di Barletta con conseguente sopralluogo.
Dunque? Emerge chiaro il disagio di chi, come lei, sa bene di operare all’interno di un perimetro archeologico di proprietà del Comune di Barletta (sono settantacinque anni che l’abbiamo pagato noi barlettani di tasca nostra): e farebbe molto bene ad astenersi da prediche ed invocazioni rivolte al nostro cuore di barlettani. Barlettani cittadini e soprattutto contribuenti!
Lei, cara dottoressa Corrente, sa molto bene cosa avverrebbe se il Comune stracciasse il protocollo del 1999, dove noi barlettani paghiamo sempre le spese a carico della Soprintendenza (anche per il muraglione crollato sulla cittadella): lo stracciasse per gestire coraggiosamente tutto quanto il sito in maniera produttiva e non parassitaria.
Avvalendosi anche di quella legge regionale pro Canne della Battaglia che il consigliere Mennea ha ottenuto col voto di tutte le parti politiche. Lo sa molto bene…
Nino Vinella Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia Barletta
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