21/07/2012. PAESAGGIO - ECOMUSEI RISORSA INDISPENSABILE PER IL NOSTRO TERRITORIO. LE DICHIARAZIONI DEI CONSIGLIERI REGIONALI CARACCIOLO (PD) E PASTORE (PSI).
“L’ecomuseo definito come un processo dinamico attraverso il quale le comunità conservano, interpretano e valorizzano il proprio patrimonio in funzione dello sviluppo sostenibile, deve essere considerato una risorsa indispensabile per il nostro territorio”.
Esordiscono così i consiglieri Filippo Caracciolo (PD) e Franco Pastore (PSI) in merito all’emanazione del regolamento 6 luglio 2012, n.15 che disciplina il riconoscimento della qualifica di ecomuseo di interesse regionale.
“Già con la legge regionale 6 luglio 2011, n.15 la regione si è posta come obbiettivo quello di favorire l’istituzione e la diffusione degli ecomusei e a tale scopo ha messo a disposizione degli stessi, stanziamenti che di volta in volta saranno definiti nei capitoli dei rispettivi bilanci di previsione, pari a 20.000€ per l’anno 2011”.
Entrando nella specificità del regolamento i due consiglieri chiariscono che “per essere riconosciuti come ecomusei è necessario che le iniziative ecomuseali siano promosse e gestite da associazioni o fondazioni culturali e ambientaliste, senza scopo di lucro, da enti locali e da enti di ricerca pubblici o privati, siano riferite ad un ambito territoriale caratterizzato da omogeneità culturale, geografica e paesaggistica, siano operative da almeno tre anni sul territorio di riferimento avendo sviluppato un organico progetto culturale e infine disporre di locali di proprietà o disponibilità da adibire a sede del laboratorio eco museale per lo svolgimento delle attività previste dalla legge”.
I consiglieri invitano pertanto “l’amministrazione a sviluppare l’iniziativa e ad essere punto di riferimento per la creazione degli ecomusei e chiedono alle associazioni, che vogliono dar vita a tale progetto di coinvolgere il comune al fine di poter da vita ad una collaborazione, che permetta una più facile e veloce realizzazione degli intenti. Lo scopo della legge è quella di recuperare, testimoniare, valorizzare e accompagnare nel loro sviluppo la memoria storica, la vita, le figure e i fatti, la cultura materiale, immateriale, le relazioni fra ambiente naturale e ambiente antropizzato, le tradizioni, le attività e il modo in cui l’insediamento tradizionale ha caratterizzato la formazione e l’evoluzione del paesaggio e del territorio regionale.
Nella nostra città e nei territori circostanti le realtà che possono confluire in questa idea sono molteplici, adesso bisogna solo cogliere questa opportunità.”
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