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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

20/08/2012.  CANOSA DI PUGLIA - BUONA LA PRIMA! ANCORA UN SUCCESSO PER LA NOTTE DEGLI IPOGEI. I LUOGHI DOVE IL MITO DIVENTA STORIA. PROSSIMO APPUNTAMENTO SABATO 25 AGOSTO PER IL PROGRAMMA "OPEN DAYS".

Entusiasmo tra gli organizzatori per l’enorme affluenza di pubblico, di giornalisti ed operatori TV e per i consensi ricevuti al termine della prima delle due notti programmate, dedicate alla scoperta delle bellezze della necropoli daunio-ellenistica (IV-III sec. a.C.) dell’antica Canusium.

E’ partita sotto i migliori auspici la quarta edizione de “La Notte degli Ipogei”, evento ideato e organizzato dalla Società Cooperativa Dròmos.it, promossa dalla Fondazione Archeologica Canosina nel calendario de “Le Notti dell’Archeologia” che prevede una serie di aperture notturne, visite guidate e manifestazioni culturali nei musei, nei siti e nei parchi archeologici presenti sul territorio.

Tutte queste iniziative sono inserite nel progetto “Open Days” finanziato dalla Regione Puglia e dall’Unione Europea, coordinato dall’Agenzia Puglia Imperiale Turismo, con il patrocinio della Provincia Barletta Andria Trani e del Comune di Canosa di Puglia.

Nella prima lunga notte di sabato scorso i visitatori, tra i quali molti turisti in vacanza in Puglia e molti provenienti dalle regioni limitrofe, hanno percorso un affascinante viaggio nel sottosuolo di Canosa, ricco di ipogei e corredi funerari. Le imponenti tombe a camera, che risalgono all’età ellenistica (IV-III sec. a.C.), sono interamente scavate nel tufo (calcarenite), di chiara impostazione greca e macedone, con influssi etruschi.

I riflettori de “La Notte degli Ipogei” sono stati puntati sull’Ipogeo dell’Oplita, risalente alla metà del IV sec. a.C., noto per il bassorilievo che orna la parete di fondo della camera sepolcrale, ove è rappresentata una scena di deductio ad inferos, con un cavaliere, probabilmente lo stesso defunto, accompagnato da un guerriero con armatura oplitica nel suo viaggio verso l’oltretomba.

In loco è andata in scena la rappresentazione teatrale e danzante dal titolo “Il commiato dell’Oplita”, con attori in abiti storici impegnati nella vestizione del guerriero greco prima della battaglia e del sacro rituale della libagione.

Negli Ipogei Lagrasta, famosi per gli apparati architettonici scolpiti nel tufo, è stato rivissuto “Il rito del simposio funebre”, attraverso una rappresentazione scenico-teatrale del momento più conviviale dei riti funerari della Magna Grecia in Età Ellenistica.

Di grande impatto le ricostruzioni virtuali in 3D nell’Ipogeo Scocchera B e nell’Ipogeo di Vico San Martino.

Non è passata inosservata la ricostruzione ipotetica di una “Deposizione funeraria” di età ellenistica effettuata all’interno dell’Ipogeo D’Ambra.

Enorme ammirazione per i corredi funerari, provenienti dalla necropoli canosina, quelli della famosa Tomba Varrese, esposti a Palazzo Sinesi e per la mostra “Tu in Daunios” nel Museo Civico Archeologico a Palazzo Iliceto di Canosa di Puglia (BT).

L’appuntamento con le visite agli ipogei è rinnovato a sabato 25 agosto, che si annuncia già interessante per gli eventi in programma, tra i quali quello all’Ipogeo del Cerbero, dove ci sarà la rappresentazione teatrale e danzante della “Deductio ad Inferos”, il passaggio del defunto nell’oltretomba, ispirata alla scena dipinta sulla parete della medesima tomba.

Assolutamente da non perdere la seconda notte degli ipogei per gli appassionati di archeologia e per i curiosi che saranno rapiti dalle suggestioni dei luoghi e dalle atmosfere costruite per coinvolgerli nell’affascinante storia canosina.

Bartolo Carbone





 

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