Sui gravi dani provocati all'archeologia dalla recente alluvione nel territorio di Canosa, ecco la presa di posizione di Sabino Silvestri, Presidente Consiglio di Amministrazione Fondazione Archeologica Canosina Onlus (www.canusium.it):
"Tutela, salvaguardia, fruizione e valorizzazione sono gli assi portanti del Testo Unico sui Beni Culturali, DPR 42 del 2004 al quale noi tutti ci atteniamo. A noi poco interessa cercare le responsabilità per quanto è accaduto, per noi è importante determinare le cause, individuare gli errori e farne tesoro per cercare di sbagliare il meno possibile in futuro.
Il 2 e il 4 settembre scorsi Canosa è stata interessata da notevoli precipitazioni piovasche, di per se già eventi catastrofici ai quali si è sommato l'inizio della raccolta differenziata porta a porta che ha determinato il trasporto, con le acque meteroriche, anche dei rifiuti, non più contenuti nei cassonetti ma posti per strada nelle buste in attesa della consegna dei contenitori, che hanno intasato le griglie di pescaggio della fogna bianca.
Tale condizione ha creato un vero e proprio fiume d'acqua che si è riversato anche nel parco archeologico del Battistero di San Giovanni facendo saltare le griglie della fogna bianca che attraversa, dividendo a metà, le Basiliche Paleoscristiane di Santa Maria e del Salvatore allagandole.
Si, avete letto bene una condotta che attraversa come un'enorme cicatrice un parco archeologico. Cicatrice che va rimossa al più presto, a tal fine il Comune di Canosa si è da tempo attivato redigendo un progetto per lo spostamento e recuperando i fondi per compiere i lavori che sono in procinto di partire superando le ultime prescrizioni della Soprintendenza Archeologica per la Puglia.
Sarebbe davvero auspicabile che al più presto Comune di Canosa di Puglia e Soprintendenza Archeologica creino le condizioni per la cantierizzazione dei lavori. Da subito abbiamo ricevuto telefonate ed e-mail con le quali ci chiedevano le condizioni dell'area archeologica, immediatamente l'Ufficio Tecnico della nostra città e la Soprintendenza Archeologica si sono attivate, pronto è stato l'interessamento del Sindaco, dell'Assessore all'archeologia, del Rettore dell'Università di Foggia che da anni compie le opere di ricerca e scavo nell'area. Non possiamo che ringraziare tutti per essersi preoccupati di quanto stava accadendo, anche se non tutte le alluvioni portano soltanto danni.
Infatti, è stato proprio grazie ad un'alluvione se nel passato fu scoperta la Basilica di Santa Sofia ed è stato proprio grazie a quest'ultima alluvione che reperti dati per scomparsi, sono tornati alla luce, su questo attendiamo a breve la relazione scientifica della dottoressa Marisa Corrente ispettrice della Soprintendenza Archeolgica per la Puglia. Per il parco archeologico di San Giovanni il nostro impegno sarà quello di monitorare affinché si cantierizzi al più presto lo spostamento della fogna bianca che attraversa l'area e sperare che una volta assorbita l'acqua e asciutto il fango, i danni ai mosaici non siano molto estesi o irreversibili.
Di contro il nostro territorio potrà sempre contare sulla nostra continua opera di volontariato nell'affiancamento alle Istituzioni per la tutela, salvaguardia, fruizione e valorizzazione dei nostri Beni Culturali".
DALLA RETE...
L'alluvione porta danni e sorprese: a Canosa dal disastro spuntano i reperti
http://bari.repubblica.it/cronaca/2012/09/06/foto/scoperte_archeologiche_riesumate_dall_alluvione-42061081/1/