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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

10/09/2012.  CANOSA DI PUGLIA- SABATO 15 SETTEMBRE "SANTA DELLE PERSEGUITATE", RAPPRESENTAZIONE TEATRALE SULLO STALKING CON LA COMPAGNIA "IL TEATRO DELLA FEDE".

Il sagrato della Cattedrale di San Sabino di Canosa di Puglia (BT) ospiterà la messa in scena dell’opera “Santa delle perseguitate”, tratta dagli scritti di Santa Scorese, una giovane donna uccisa da uno stalker a soli 23 anni , dopo tre anni di molestie e pedinamenti.

Il primo lavoro di teatro civile sullo stalking, in programma sabato 15 settembre alle ore 21,00, è stato organizzato dal Movimento Internazionale Anti-stalking, Anti-pedofilia e Pari Opportunità in collaborazione con l’assessore alle politiche sociali della provincia Barletta Andria Trani Carmelinda Lombardi, artefice di un’ampia azione di promozione della cultura di genere e delle pari opportunità.

Le attività della provincia sono anche rivolte negli ambiti territoriali sociali, mediante l’elaborazione del “Piano di Interventi Locale (PIL) per la prevenzione ed il contrasto alla violenza di genere” e l’adesione alla Rete Nazionale Antiviolenza e Servizio 1522.

L’opera corale portata in scena dalla Compagnia “Il Teatro della Fede”, scritta e diretta dal regista Alfredo Traversa racconta il dramma di Santa che si consuma agli inizi degli anni ’90, nella cittadina di Palo del Colle, a pochi chilometri da Bari.

Santa è una ragazza semplice, dalla vita normale, profondamente segnata da una vocazione religiosa che la condurrà a vivere una serie di esperienze di fede e ad impegnarsi nel volontariato cattolico. Santa conosce il suo assassino proprio in uno dei tanti incontri spirituali tenutesi a Bari.

Un giovane dal temperamento equivoco che inizierà a perseguitarla, pedinandola, infastidendola, cercando anche di violentarla. Il padre di Santa, un poliziotto, denuncia più volte gli episodi, ma senza alcun esito. Le molestie durano per tre anni senza che nessuno potesse intervenire, in quanto non era ancora previsto il reato di stalking.

Il 16 marzo 1991, Santa Scorese morì accoltellata per mano del suo stalker, sotto casa sua e sotto gli occhi del papà, che il regista Traversa indica come il simbolo dell’impotenza, costretto dalla legge e dallo Stato a non intervenire, a non poter far nulla ma che in un atroce gioco di eventi, arresterà l’assassino di sua figlia. Per Santa Scorese “martire per la dignità della donna” è in corso presso il Vaticano la causa di beatificazione.

Lo spettacolo di teatro civile che affronta per la prima volta la scottante tematica sullo stalking, (termine anglosassone che indica una serie di atteggiamenti tenuti da un individuo mentre affligge un’altra persona con insistenti comportamenti molesti e persecutori) si rivolge direttamente alle coscienze per scuoterle attraverso la narrazione di una verità che, dopo oltre vent’anni, grida ancora giustizia.

In Italia una donna su tre è stata vittima dell’aggressività di un uomo, le cronache riferiscono che sono 6.743.000 circa le donne vittime di violenza fisica e sessuale e nel 2011 sono state uccise 128 donne, 10 in più dell’anno precedente.

Destano una certa attenzione i dati pubblicati dall’Istat, come hanno fatto rilevare la dottoressa Annalisa Iacobone, coordinatrice nazionale del Movimento anti-stalking e l’avvocato Michele D’Ambra, responsabile per la provincia Barletta Andria Trani, nella presentazione dello spettacolo “Santa delle perseguitate”.

Opera di forte impegno civile che si inserisce nell’ambito delle iniziative sociali poste in essere dal Movimento Internazionale Anti-stalking, Anti-pedofilia e Pari Opportunità tese alla sensibilizzazione della collettività in merito al fenomeno dello stalking, previsto come reato dalla legge nr.38/2009, e alla promozione a largo raggio di attività che integrano e non sostituiscono il lavoro degli organi istituzionalmente preposti alla sicurezza dei cittadini, aiutando concretamente donne, uomini e bambini vittime di abusi e violenze fisiche o psicologiche.

Bartolo Carbone






 

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