"Salinelle" ancora chiusa fino a mercoledì 10 ottobre per lavori in corso alla ferrovia Barletta-Spinazzola nel tratto Canne della Battaglia-Canosa. Ma quanti disagi, e non solo agli agricoltori durante lâ??ultima fase della vendemmia!
La provinciale è infatti l'asse principe di collegamento con la statale 16 della viabilità campestre e degli estesi vigneti ed oliveti lungo l'Ofanto, oltre a costituire la strada preferita dai camion pesanti (a dispetto della sua ristretta carreggiata abbisognevole di allargamento almeno nelle curve più insidiose) che la tagliano per guadagnare tempo.
Le operazioni coordinate da Rete Ferroviaria Italiana subito dopo lo smottamento verificatosi nella disastrosa alluvione su Canosa e dintorni di alcune settimane fa hanno rispettato i ristretti tempi tecnici.
E così, per riaprire al traffico ferroviario la linea Barletta-Spinazzola già pesantemente colpita dai tagli alle corse (rimpiazzate dagli autobus sostitutivi con conseguenti penalità sui pendolari), gli sperati vantaggi hanno dovuto fare i conti con gli strascichi sulla circolazione stradale. Bilancio questo sempre a sfavore dei cittadini-contribuenti.
Un rapido elenco di queste criticità: drastica chiusura del passaggio a livello di Casalonga; dirottamento del traffico stradale giornalmente affrontato dai cosiddetti frontisti (i proprietari agricoli con fondi che si affacciano sulla Salinelle) dall'ex strada provinciale n. 3 sull'ex 142 sotto la Stazione di Canne della Battaglia; rivoluzionamento dei movimenti su gomma dei trasporti commerciali in genere e di quelli delle derrate agricole in particolare.
Il tutto con un'ottima segnaletica verticale (nuovissima di zecca) posizionata alle due estremità della provinciale Salinelle ma con un difetto congenito, che sembra accomunare nelle critiche tanto Rete Ferroviaria Italiana quanto la Provincia Barletta-Andria-Trani competente: il silenzio stampa, il non aver dato notizia dei lavori in corso all'utenza, composta da centinaia di agricoltori. Specie per la praticabilità del nuovo cavalca ferrovia inaugurato da poco tempo, opera imponente ma di fatto resa inefficace da questi comportamenti.
"Stranissimo davvero che in un territorio ampiamente assistito dagli organi d'informazione - dice Nino Vinella, presidente del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia, l'organizzazione di volontariato operante sul posto ed abituale ricevitrice di lamentele del genere - nessuno, dalla Provincia o da RFI , abbia sentito la necessità pratica e il dovere istituzionale di diffondere un minimo di comunicato stampa per avvertire contadini, vignaioli, operai agricoli e tantissimi altri cittadini dell'interruzione sulla Salinelle, arteria importantissima nella geografia delle strade provinciali ma finora del tutto ignorata dai competenti uffici se non per arrecare ulteriori disagi a chi la usa per lavorarci".
Ma le critiche vanno anche oltre. Aggiunge Vinella: "L'aver dirottato il traffico sotto la Stazione di Canne della Battaglia ha svelato tutta l'importanza nevralgica del ponte sottostante alla massicciata ferroviaria che immette dalla Salinelle alla provinciale dei Sepolcreti. Un ponte allargato negli anni Sessanta sull'onda dell'antiquarium appena inaugurato ma tuttora insufficiente a smaltire il traffico dei camion carichi di uva da vino raccolta nei vigneti circostanti. Dal nostro osservatorio i soci volontari registrano e fotografano addirittura quotidianamente tali camion che purtroppo s'incastrano sotto il ponte perché costretti a varcarlo come unico accesso, con la loro sagoma troppo grossa rispetto alla luce di attraversamento. Un atavico problema che tutti, a chiacchiere, si sono sempre impegnati a voler risolvere. Un paio d'anni fa le ferrovie eseguirono dei sondaggi sulle fiancate per la possibilità di ampliarlo, poi nulla. Un problema irrisolto che nei fatti penalizza il territorio: anche il turismo su gomma ne risente negativamente perché moltissimi pullman di turisti, guidati da autisti poco informati, arrivati lì si bloccano e tornano indietro senza nemmeno visitare antiquarium e cittadella pensando al tragitto da compiere su altre strade ed al tempo perso. Purtroppo capita anche di peggio: vedi gli ultimi incendi o sulla collina o sugli argini dell'Ofanto, quando arrivano le autobotti dei vigili del fuoco non riescono a passare sotto il ponte. I pompieri o scendono a piedi per domare le fiamme o se ne tornano indietro... Un'autentica beffa!"?
Conclusione di Vinella: "Ma la beffa, anzi le idiozie o le assurdità burocratiche continuano. Nella foto che vi mostro, la segnaletica cambiata all'imbocco della Salinelle dall'incrocio con la statale 16 per Foggia. A parte le prostitute vicino a Caposaldo Cittiglio, che adesso possono esercitare il loro mestiere ancora più indisturbate in questa terra di nessuno dove in questo periodo di chiusura passano pochissime persone ma i loro clienti aumentano. Gli addetti ai lavori si sono preoccupati di oscurare il cartello blu indicante Canosa nella giusta direzione. Ma non hanno eliminato il cartello giallo turistico indicante invece nella direzione opposta Canne della Battaglia! Direzione opposta, direte voi: ma se Canne e Canosa stanno nella stessa direzione, che ci voleva a togliere il cartello sbagliato, un'ingiunzione del tribunale? Assurdo!"?
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