Gli "Stati Generali della Cultura" sono nati dall'evoluzione di una necessità sorta dalla creazione del Manifesto lanciato da Il Sole 24 ORE per una "costituente della Cultura" lo scorso 19 febbraio.
Manifesto che lanciava il grido per un patrimonio artistico, storico e culturale che non ha voce in Italia e che si trova nella assoluta necessità di essere tutelato, messo in sicurezza e reso fruibile.
In altre parole un patrimonio storico-culturale che sta lanciando il suo S.O.S. muto attraverso rovinosi crolli. E nei crolli non vi sono pericoli solo per le mura di Pompei e del Colosseo e di altri inestimabili monumenti del nostro passato, ma anche per parte delle nostre identità personali e collettive.
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